Il nocciolo Polare stazionante sull’Europa occidentale si sposterà verso est e nelle prossime 48 convoglierà aria fredda sul Mediterraneo. Al Nord caleranno ulteriormente le temperature minime, al Centro Sud diminuiranno anche le massime. La flessione risulterà più marcata nelle aree interne appenniniche e l’instabilità potrà determinare la caduta di neve attorno ai 1000 m o al di sotto. La giornata più fredda sarà quella del sabato, poi comincerà una graduale risalita termica e la prossima settimana fluirà aria molto mite dal nord Africa.
E’ imminente un cambio circolatorio. In Atlantico è presente, da tempo, un blocco anticiclonico. E’ il principale protagonista dell’irruzione Artica, che per dirigersi verso sud ha usufruito della spinta a settentrione dell’Alta Pressione oceanica. Il muro ha retto ai continui assalti di un sistema depressionario Canadese, ma la costanza erosiva sta portando un vortice di Bassa Pressione ad insinuarsi proprio alla radice della struttura stabilizzante. Si aprirà un varco e si inserirà una parte della nocciolo freddo. Si creerà un ampio sistema perturbato, grosso modo tra le Azzorre, il Portogallo e il Marocco.
La rotazione antioraria della Bassa Pressione innescherà una risposta anticiclonica africana, coadiuvata dalla risalita di aria calda dall’entroterra Sahariano. Il flusso giungerà in Italia e innescherà una corposa risalita delle temperature. I valori maggiori si avranno al Sud e nelle Isole, mentre il Nord sarà raggiunto da correnti di Libeccio che in qualche modo renderanno il tempo un po’ incerto e meno mite. Per l’Immacolata prevediamo una giornata primaverile su varie regioni Peninsulari, anche se parziali velature potrebbero comunque limitare l’abbondante soleggiamento.
Ora concentriamo l’attenzione sulle giornate di venerdì e sabato. Entrambe le giornate saranno caratterizzate dal transito di due impulsi d’aria instabile, alimentati entrambi da masse di origine Polare. I venti diverranno settentrionali al Centro e in Sardegna, al Sud la circolazione sarà maggiormente occidentale.
Nel corso di domani le precipitazioni saranno distribuite principalmente al mattino e di sera. A inizio giornata condizioni di instabilità interesseranno le aree interne dell’Appennino centro settentrionale e segnaliamo possibili nevicate tra gli 800 e i 1000 m. Annuvolamenti e precipitazioni sparse coinvolgeranno anche il Nordest e la quota neve si attesterà attorno ai 300/400 m. Residui rovesci potrebbero bagnare anche la Campania e la Basilicata tirrenica.
Dal pomeriggio un nuovo vivace peggioramento coinvolgerà la Sardegna. Fenomeni di maggiore intensità si registreranno nel versante occidentale e nei rilievi dell’interno si avranno delle nevicate a partire dagli 800 m di altezza. Dalla sera i fenomeni si estenderanno sulla Toscana e nel Lazio, a cominciare dalle coste.
La mattinata successiva, ovvero il sabato, si avranno nubi irregolari in Romagna, al Centro e su gran parte del Sud Italia. Possibili precipitazioni su Marche, nelle zone interne toscane, sull’Umbria, nell’entroterra laziale, in quello abruzzese e localmente in Campania. La neve cadrà dai 600 m dell’Appennino Settentrionale ai 1200 m delle zone meridionali. Precipitazioni destinate a placarsi dal pomeriggio, quando cominceranno a manifestarsi dei rasserenamenti.
Del Nord Italia abbiamo detto del settore est. Il Nordovest vivrà un’alternanza tra momenti di sole e parziali annuvolamenti. Difficilmente si avranno fenomeni, ma continuerà a far freddo e durante la notte si avranno gelate e frequenti formazioni nebbiose. Attenzione però. Domenica, quando comincerà a cambiare l’impianto circolatorio, potrebbe transitare una perturbazione che causerebbe fenomeni sparsi con altre nevicate a bassa quota. Quelle che in gergo vengono definite “nevicate da addolcimento”.