Non ci sono grosse novità: a guardare il satellite ci si presenta agli occhi una situazione classicamente autunnale piuttosto che da inizio inverno; un lungo sistema di aree depressionarie, distinguendo due minimi principali, uno ad est della penisola scandinava, l’altro più profondo sull’isola d’Islanda, ai quali sono annessi intensi sistemi frontali, in un letto di correnti occidentali tese, in spostamento da ovest verso est, infrangendosi fin verso la Russia dove trovano una barriera negli Urali e nell’alta pressione Russia, costretta a latitare oltre tale barriera, impossibilitata ad avanzare, proprio grazie alla veemenza delle correnti atlantiche, piuttosto attive oltre la catena alpina.
In effetti si distingue un quadro continentale netto, con presenza di nubi estese dalla Francia alla Russia europea, quasi come un lungo tappeto grigio, dove la presenza di precipitazioni è generale, il quadro termico è omogeneo, con moderati sbalzi dovuti all’alternarsi di avvezioni calde e relativi fronti freddi, in un contesto mite per il periodo, dove le temperature al di sotto dello zero si racchiudono in settori ben determinati e ristretti alle aree settentrionali europee che non si affaccino direttamente sull’oceano mitigatore.
Più a sud e qui parliamo del bacino del Mediterraneo si staglia una figura anticiclonica, che pone i suoi massimi sulla penisola iberica e distende la sua protezione fin sulla nostra penisola, ma non in maniera franca, permettendo una certa nuvolosità dovuta ad infiltrazioni umide atlantiche; non per altro la presenza di venti moderati sono il segno del non ancora totale controllo sul nostro paese da parte della figura altopressoria che si propone ancora con una componente nordoccidentale, lasciando maggiormente sguarnito il lato adriatico della penisola.
Più ad est, verso l’area balcanico-danubiana ed oltre, si ripresenta con una traiettoria nordoccidentale l’influenza atlantica e la presenza della vecchia depressione sulla Turchia annessa al peggioramento che ha colpito nel week-end appena trascorso la nostra penisola nel lato orientale e che ancora influenza detta area estrema europea.
Insomma ancora lontano è l’inverno su tutto il continente, che si ritrova racchiuso in una circolazione classica autunnale, con prevalente componente occidentale, con la depressione islandese in piena forma, sempre pronta a sfornare nuovi cicloni e nuovi sistemi perturbati che nel letto di correnti occidentali sfilano di gran carriera sul comparto centro settentrionale dell’Europa.
La depressione ora sull’Islanda con annesso sistema frontale freddo, domani potrebbe transitare velocemente con componente nordoccidentale verso i balcani, disturbando le condizioni meteo sulla nostra penisola per quanto concerne il lato orientale e probabilmente solo dal punto di vista termico, con un certo abbassamento della temperatura, ed un aumento dei venti dai quadranti settentrionali, ma ben poco a livello fenomenologico.
Questa dovrebbe essere l’unica nota di rilievo in un contesto anticiclonico generale, visto che dopo il passaggio di tale sistema perturbato, si dovrebbe assistere ad una vera rimonta anticiclonica su tutto il comparto meridionale europeo, con centro proprio sul nostro paese.
Si dovrà quindi attendere ancora l’inizio della prossima settimana per poter assistere forse ad un cambiamento delle condizioni generali sul continente, e qualche altro giorno per vederne gli effetti sul nostro paese.