La fusione dell’immensa quantità di neve al suolo (tutt’ora presente), nonché le forti piogge cadute in alcune parti degli USA nel corso delle ultime settimane, stanno causando un repentino innalzamento dei corsi d’acqua e dei grandi fiumi. Non solo. Il distacco di enormi blocchi di ghiaccio è alla base di ostacoli talvolta insormontabili al normale deflusso a valle. Le conseguenze non si sono fanno attendere: terreni inondati, case minacciate, strade chiuse e vite a rischio. Uno dei fiumi che desta maggiori patemi è l’Ohio: domenica scorsa, presso Cincinnati, è stato raggiunto il livello più alto dal 1997.
Gli straripamenti sono destinati a proseguire nei prossimi giorni, man mano che le enormi quantità d’acqua defluiranno a valle. Secondo gli esperti, ci vorrà del tempo prima che i livelli tornino alla normalità ed è bene che milioni di americani si preparino a numerose alluvioni nel corso della settimana. “Il fiume Mississippi crescerà rapidamente a causa delle onde di piena in arrivo dai principali affluenti, non ultimo lo stesso Ohio”, ha dichiarato la meteorologa Kristina Pydynowski.
A peggiorare le cose in Mississippi potrebbe intervenire una forte perturbazione già da metà settimana. A seconda della traiettoria seguita, il sistema ciclonico potrebbe spingersi sino alla valle dell’Ohio aggravando ulteriormente la situazione.