In pieno Oceano Atlantico è nato l’uragano Lorenzo ed è il quinto della stagione 2019. La posizione di Lorenzo è particolare in quanto si trova nella parte orientale dell’Atlantico tropicale, più vicino alle coste occidentali africane.
Il suo lento movimento verso ovest-nord/ovest dovrebbe supportare una decisa intensificazione della forza dell’uragano nelle prossime 24 ore, che si troverà a transitare in ambiente più favorevole ad aumentare la sua intensità su acque oceaniche più calde.
Le proiezioni indicano che dovrebbe con ogni probabilità raggiungere categoria 3 se non superiore, divenendo quindi un “Major Hurricane”. In una prima fase l’uragano resterà ben lontano dalle zone di terraferma.
Successivamente, nei primi giorni della prossima settimana ci sono delle possibilità che Lorenzo possa piegare verso nord-nord/est, andando a puntare le Azzorre. Va evidenziato che la traiettoria prevista resta al momento molto incerta.
Se dovesse realizzarsi questa ipotesi, è presumibile che Lorenzo poi possa approssimarsi verso l’Europa in direzione delle Isole Britanniche, perdendo gran parte della sua potenza con la transizione verso ciclone extratropicale, ancora molto profondo.
Il ciclone Lorenzo, se si dirigesse davvero in Europa, potrà avere una pesante influenza sulla disposizione delle figure bariche in Europa. Proprio per questa ragione, sta divenendo molto incerta la prevista irruzione fredda d’inizio ottobre verso il Centro Europa ed il Mediterraneo.
Nell’ottobre d’appena due anni fa ci fu l’impatto devastante di Ophelia verso l’Irlanda, con caratteristiche quasi da uragano tropicale. Ciò deve essere di monito sul fatto che talvolta le tempeste tropicali atlantiche possono giungere ancora intense e provocare gravi danni in Europa, pur senza essere più uragani.