L’uragano Gustav ha colpito parte dell’isola di Hispaniola martedì, dopo essersi notevolmente intensificato sul Mar dei Caraibi. In particolare, Gustav ha investito con forti venti e piogge intense il sud di Haiti e il sudovest della Repubblica Dominicana. Si prevedono piogge molto abbondanti, diffusamente sui 130-170 mm, ma localmente fino a oltre 500 mm, con devastanti alluvioni (stante anche il contesto di Haiti, paese molto povero e dalla situazione edilizia alquanto precaria) e grosse frane. Alle 15 GMT di martedì, l’uragano era centrato a 17,9°N 72,4°W, a brevissima distanza dalla costa di Haiti (il landfall è avvenuto poche ore dopo), accompagnato da venti sostenuti fino a quasi 150 km/h (categoria 1). Dopo un modesto indebolimento nell’attraversamento di Haiti, Gustav dovrebbe riemergere in mare aperto già nelle prime ore, ora GMT, di mercoledì. L’uragano, dirigendosi verso ovest-nordovest, dovrebbe nuovamente rinforzare, guadagnando la categoria 2 intorno alle 0 GMT di giovedì, quando il suo centro dovrebbe trovarsi poco a meridione della costa sud di Cuba.
Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana, ha registrato, per effetto del passaggio di Gustav, 99 mm di pioggia tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì.
Una nuova depressione tropicale, la 14W, si è formata sul Mare delle Filippine presso l’isola di Luzon, la grande isola della parte settentrionale dell’arcipelago. Martedì sera, ora locale, la depressione era centrata circa 300 miglia a est-nordest di Manila, accompagnata da vento sostenuto fino a poco meno di 50 km/h, e si muoveva verso nordovest a 19 km/h. 14W dovrebbe, secondo le previsioni, guadagnare lo status di “tropical storm” prima di colpire il nord di Luzon, evento previsto tra mercoledì notte e giovedì. Dopo aver attraversato il nord di Luzon, la tempesta dovrebbe riemergere in mare aperto sul Mar Cinese Meridionale, dove è probabile che si intensifichi ulteriormente.
Severe alluvioni hanno interessato parte dell’Etiopia, colpita per quasi una intera settimana da piogge abbondanti. Tre persone sono morte e molte altre sono disperse nella regione occidentale della Gambella. 18000 le persone evacuate. Oltre 3000 ettari di terreno sono stati alluvionati, con perdita dei raccolti.
L’estate rovente del Golfo Persico non dà tregua. Martedì, in Kuwait, 49,1°C la massima registrata ad Abdaly, 47,7°C a Warba. In Iran, Abadan 48,2°C, Omidieh 48,0°C, Ahwaz 47,8°C, Dezful 47,0°C. 44,6°C la media delle massime di agosto di Abadan, 44,9°C quella di Dezful.
Martedì, gelate intense in parte della Mongolia. Queste alcune minime, decisamente poco consone alla stagione: Bayanbulag -5,5°C, Gaiuut -4,8°C, Rinchinlhumbe -2,3°C, Hatgal -1,7°C. 4,4°C la media delle minime di agosto a Gaiuut, 3,8°C quella di Hatgal.
Timbouctou, la famosa città carovaniera del Mali, al limite meridionale del Sahara, riceve un po’ di pioggia solo in piena estate, al momento in cui la ITCZ raggiunge la sua massima posizione settentrionale. Il mese più piovoso è proprio agosto, con 63 mm. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì sono caduti 49 mm di pioggia, oltre l’80% della media mensile. 45 mm sono caduti nella più meridionale Mopti, che ha però una media di agosto molto più elevata, pari a 156 mm.
Ondata di caldo in parte delle pianure centrali canadesi, in particolare nel sud del Saskatchawan. Domenica, queste alcune massime molto elevate: Val Marie 39,4°C, Assiniboia 37,1°C, Moose Jaw 36,2°C. 26,2°C la media delle massime di agosto di Moose Jaw.