Non s’attenua l’afflusso d’aria gelida continentale sull’Vecchio Continentale, con apporti che provengono direttamente dal Circolo Polare Artico e dalle latitudini russo-siberiane. In Russia Mosca è scesa fino a -20°C, valore meno rigido rispetto a qualche giorno fa ma in alcune località i termometri sono scesi fino a 35-40 gradi al di sotto dello zero. Picchi termici relativamente simili anche in alcune zone di Norvegia e Svezia.
Il gelo assedia anche gran parte dell’Europa Centro-Occidentale, con temperature che non faticano ad avvicinarsi a -15°C anche sulle principali capitali europee della Germania, della Polonia e di tutte le nazioni carpatico-danubiane. I disagi sono dovuti non solo alle temperature polari, ma anche ad una spessa coltre nevosa che si è indurita e ghiacciata al suolo, per via del clima da freezer.
Grossi problemi ai trasporti, ma la situazione più critica si è avuta tra Inghilterra e Francia: anche su queste zone il gelo risulta assai degno di nota rispetto alla norma e ha mandato in tilt la circolazione dei treni sul Tunnel della Manica. L’eccessivo gradiente termico tra l’esterno e l’interno della galleria ha infatti mandato in avaria 4 Eurostar, bloccati dentro il tunnel: gli oltre duemila passeggeri a bordo sono stati evacuati dopo ore di attesa e tanta paura.
Ma vediamo ora cosa attenderci nel prossimo periodo, analizzando quelle che sono le indicazioni dei modelli matematici di previsione tramite il cosiddetto metodo probabilistico di raffronto di tutte le uscite di previsione elaborate dal centro NCEP. Iniziamo con Parigi: sulla capitale francese la fase gelida appare al capolinea, già fra il 22 ed il 23 Dicembre si intravede un ritorno alla normalità, come possiamo osservare dall’andamento degli spaghetti sulla parte alta del grafico. Ulteriore incremento delle temperature per Natale, vi saranno prospettive di un ritorno delle precipitazioni, che inizialmente potrebbero assumere carattere nevoso. Dopo Natale, i cosiddetti spaghetti tendono parzialmente a divergere, ma non sono attese nuove ondate di gelo.
Cosa accadrà a Berlino? Attualmente la Germania è interessata dal nucleo più intenso dell’ondata di gelo, non a caso le attuali isoterme sono più basse della media (rappresentata dallo spago rosso) di circa 15 gradi. Nel giro di pochi giorni è confermato un fortissimo aumento termico, tanto che tra il 22 ed il 23 Dicembre si ritornerà nelle medie del periodo. Festività natalizie ancor più miti e prospettive di maltempo con pioggia.
Spostandoci invece sulla Russia, vediamo quali sono le prospettive per Mosca. In questo caso la risalita termica appare più graduale ed un ultimo affondo gelido si avrà per martedì 22 Dicembre. A seguire le temperature risaliranno anche sopra la media, mentendosi così forse per tutto il resto dell’anno, se le attuali proiezioni saranno confermate.