Oramai l’attenzione quotidiana, specie per gli appassionati della meteorologia, è focalizzata sul tempo futuro, alla ricerca spasmodica di un Inverno che ancora non c’è. Si trascura così quel che accade giorno dopo giorno, almeno che la cronaca non riporti peggioramenti o accadimenti tali da concentrarsi sul presente. Dopo tutto, appassionati e non, non possiamo certo nascondere che sinora la stagione, quella vera, ha latitato su tutte le nostre regioni.
Salvo il breve episodio, tra l’altro segnato da forti venti ed un calo termico pronunciato al Centro Sud, degli scorsi giorni, le temperature seguitano ad attestarsi frequentemente al di sopra delle medie stagionali, confermando un trend climatico intrapreso tempo fa. Scenari che consegnano possenti campi anticiclonici in posizionamento sul bacino del Mediterraneo. Talvolta segnati dal contributo caldo subtropicale, tale da relegare il freddo in territori distanti.
Eppure, ma non può essere di certo una consolazione, l’inverno manca su tutta l’Europa, o meglio, in tutto l’emisfero Boreale. Anche regioni estremamente fredde, come la Siberia, vivono giorni segnati da pesanti anomalie termiche in senso positivo. Si pensi che soltanto alcuni giorni fa la pioggia ha fatto visita alla Capitale del freddo per eccellenza: Mosca! Ebbene sì, manca il freddo, lo sentiamo, lo leggiamo, eppure v’è ancora la possibilità che l’inverno bussi alla porta. Prima o poi lo farà, non sappiamo con che forza, se per lungo tempo, ma accadrà.
Intanto vediamo quello che sarà il tempo dell’Epifania, ultima festa del lungo ponte Natalizio. La previsione, stilata giorni or sono, conferma una giornata all’insegna della stabilità su tutte le nostre regioni. Un vasto campo di alta pressione, situato poco ad Ovest delle nostre regioni, estende la sua influenza sul bacino del Mediterraneo, costringendo il flusso mite atlantico a scorrere sul Cento Europa per poi gettarsi in direzione dell’Europa Centrale ed orientale.
Tuttavia, specie in quota, deboli infiltrazioni occidentali portano nubi sparse, perlopiù medio alte, che al pomeriggio potranno far visita localmente alle regioni del nordovest, specie l’arco alpino, alle coste del medio Tirreno e la Sardegna occidentale. Le mappe di previsione indicano possibili deboli piovaschi proprio sulle coste laziali e quelle occidentali della nostra Isola maggiore. Probabilità piuttosto bassa, ma che comunque non và trascurata.
Sul resto della Penisola avremo prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso. Anche l’estremo sud, interessato ancora ieri da residue precipitazioni, beneficerà di una bella giornata stabile e con temperature in progressiva ripresa. Già, le temperature. Attese in aumento su tutto stivale, mentre i venti diverranno deboli di direzione variabile, salvo lieve componente occidentale sui settori di Ponente del medio e alto Tirreno. Insomma, più che inverno avremo la sensazione di vivere una giornata di inizio primavera.