Ora è molto regredito verso nord, ma l’anticiclone ha fatto da assoluto mattatore in Europa nella scorsa settimana. Nonostante l’assenza di una diretta alimentazione di matrice sub-tropicale (come era invece accaduto nella prima decade del mese), il cuore caldo anticiclonico ha contribuito ad una corposa impennata termica in territori dove in questo periodo non sono certo le alte pressioni ad esercitare un ruolo così importante.
Abbiamo citato a più riprese il caldo notevole a Londra e Parigi, dove si è assaporato un clima pienamente estivo. In assoluto, le maggiori anomalie termiche (fino ad oltre 7 gradi di scarto dalla norma stagionale) hanno però riguardato il Belgio, l’Olanda e parte della fascia centro-meridionale della Penisola Scandinava, ove certamente in questo periodo le temperature di regola dovrebbero restare ancora relativamente basse.
Il caldo ha dunque sfondato molto a nord, fino al 60° parallelo e molto rilevanti sono stati i picchi termici di quasi 15 gradi toccati in Lapponia. L’impronta del vastissimo dominio anticiclonico è ben evidente scrutando l’andamento delle precipitazioni, risultate pressoché assenti su quasi tutto il Continente. Ha fatto ovviamente eccezione la Penisola Iberica, interessata da quella circolazione perturbata che nella sua avanzata verso est ha poi influenzato il meteo sulle regioni centro-meridionali dell’Italia.