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Una primavera nel segno dell’instabilità perturbata

di Marco Piscicelli
13 Apr 2005 - 18:34
in Senza categoria
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Le ensemble GFS per il 26 aprile. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Siamo giunti alla metà della primavera, stagione di per sé caratterizzata dalla volubilità ed in grado di regalarci belle giornate assolate e tiepide alternate a giornate piovose e fresche/molto fresche retaggio dell’inverno appena conclusosi.

Non a caso la stagione primaverile perlomeno nei suoi primi due mesi (Marzo ed Aprile) è uno dei periodi più piovosi per gran parte del territorio nazionale e solo nella sua parte finale, e cioè nel mese di Maggio e perlomeno al centro-sud, comincia ad assumere connotati più tipicamente stabili/estivi.

Vi è anche da dire che numerose sono state recenti primavere passate caratterizzate da temperature molto miti in un certo senso “anticipate” e con ondate di caldo dal sapore quasi estivo, mentre è da almeno un paio d’anni che la primavera ha ripreso i suoi caratteri di classica stagione di passaggio.

Analizzando quanto accaduto, l’atmosfera sembrerebbe aver assunto una sua ciclicità col Mediterraneo obiettivo di cavi d’onda di matrice nord-atlantica e sede di depressioni anche piuttosto intense come quella che ha appena caratterizzato lo scorso week-end; il tutto dopo una fase iniziale del mese che ha visto un ridimensionamento termico piuttosto netto a seguito di un finale di Marzo molto mite, con ritorno della brinate in molte zone di pianura del nord in un contesto comunque secco.

Ora, dopo la profonda ciclogenesi suddetta dello scorso week-end, una nuova profonda saccatura dovrebbe approcciare il Mediterraneo centro-occidentale nel prossimo week-end, creando i presupposti per un’altra profonda ciclogenesi in area mediterranea apportatrice di ulteriore instabilità perturbata, venti piuttosto sostenuti e precipitazioni diffuse su un po’ tutto il territorio nazionale ad iniziare dai settori di ponente; il tutto dopo una pausa “interciclonica” iniziata oggi e che durerà fino a venerdì con ristabilimento temporaneo delle condizioni atmosferiche accompagnato da un rialzo termico piuttosto cospicuo perlomeno nelle temperature diurne dato il soleggiamento intenso.

Quindi dopo un periodo estremamente siccitoso almeno per le zone settentrionali italiane e l’arco alpino, da circa una settimana le precipitazioni sono tornate ad interessare anche in maniera consistente le pianure e le montagne del nord riducendo in tal modo un deficit idrico che si stava facendo preoccupante.

Inoltre, andando a scrutare il long-range, tale fase instabile-perturbata, salvo brevi pause, sembra procastinarsi per la restante parte del mese, stante il fatto che ormai numerosi run previsionali sia del modello americano GFS che del modello europeo ECMWF, vedono un anticiclone atlantico protendersi nuovamente verso N/NE e portare i suoi massimi pressori di natura dinamica in area islando-scandinava e, conseguentemente, il fianco orientale di tale rimonta anticiclonica e quindi tutta l’area mediterranea, continuerebbero a restare in un “cavo d’onda” apportatore di instabilità perturbata e temperature fresche.

Vi è da annotare infatti che ormai da molti giorni un’onda termica stabilizzante sta interessando la penisola turca e tutto il sud-est europeo creando in tal modo un vero e proprio “muro” all’incedere verso levante delle saccature nord-atlantiche: in tal modo l’instabilità ed il maltempo giocoforza si accaniscono e perdurano in area mediterranea non potendo trovare una veloce via di fuga.

Stante una siffatta analisi previsionale basata su proiezioni long range di due dei modelli più “accreditati” (GFS ed ECMWF), al momento non si rintracciano onde anticicloniche stabilizzanti interessare l’area mediterranea fino a circa la fine del mese in corso, quanto più un ampia area depressionaria persistente in area mediterranea e che inoltre, stante la possibilità di anticicloni di natura dinamica alle alte latitudini europee, potrebbe apportare oltreché a diffusa instabilità perturbata, anche ad un consistente ridimensionamento termico tra il 21/22 e il 24/25 Aprile p.v. per l’afflusso di correnti nord-orientali piuttosto tese e molto fresche per il periodo in quanto appunto provenienti dalle alte latitudini russo-europee.

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