Nelle giornate di Sabato e Domenica 23/24 Febbraio la Penisola ha affrontato l’egemonia del promontorio alto-pressorio di matrice africana. Avevamo segnalato nello scorso editoriale il venturo ingresso di questa figura sinottica, accennando alle qualità specifiche della sua struttura, corposa e pervicace. Gli effetti di questa condizione barica si sono espressi in un fine settimana totalmente primaverile, mostrando realmente quanto detto la scorsa volta sulle “virtù” bucoliche di questo periodo, con temperature over 20°C e colonna d’aria molto calda a tutte le quote.
Clima soleggiato e tiepido anche in montagna, da nord a sud: quest’oggi lo Stelvio registrava +1°C alle 15 del pomeriggio, temperatura notevole considerata l’altezza ed il periodo.
Ma proprio la giornata odierna, rispetto ai giorni scorsi, ha quanto meno registrato una minima variabilità, riscontrabile nelle diffuse foschie e nebbie presenti su molte aree peninsulari.
Molto spesso, quando gli anticicloni di matrice africana giungono al termine, regalano queste atmosfere “ombrose”, un po’ lugubri di primo mattino; è dovuto all’azione di compressione dell’Hp, con subsidenza delle masse d’aria ed umidità al suolo.
Inoltre potrebbe anche aver influito l’azione ciclonica da ovest/sud-ovest che sta apportando aria caldo-umida (e nubi) proveniente dal versante tirrenico; ma non credo che si sia trattata di una nebbia da avvezione bensì il classico iter che propone l’anticiclone di estrazione africana.
Il movimento della sopraccitata ansa depressionaria segna l’ingresso di una novità meteorologica per le prossime ore, quando infiltrazioni atlantiche unite a correnti caldo-umide porteranno nubi e qualche pioggia. Permarrà un sostanziale flusso tendente alla zonalità, come segnalato a suo tempo, e non si prevedono grandi cambiamenti nel breve-medio termine.
E’ invece interessante, già da adesso, segnalare qualche movimento meridiano con l’ingresso del mese di Marzo; pare possibile il ritorno dell’instabilità e del freddo ma è ancora presto per sciogliere la prognosi.