La situazione meteo dell’Italia centrale nelle prime ore di questo mattino vedeva coperti i cieli della Sardegna settentrionale e del Lazio meridionale, mentre nelle restanti regioni la nuvolosità era più irregolare e non mancavano ampie schiarite. Il debole ma continuo richiamo caldo meridionale attivato dalla blanda depressione iberica ha mantenuto in molti casi le temperature minime al di sopra delle medie, vediamole subito in dettaglio:
Pisa/s.Giusto 15.2
Firenze Peretola 15.6
Falconara 16.6
Grosseto 16
Pescara 14.4
Termoli 20.8
Roma/Fiumicino 18.4
Campobasso 18.6
Capo Caccia 19.0
Decimomannu 18.6
Capo Bellavista 17.8
Interessante notare come il valore più alto sia quello registrato a Termoli, località molisana del medio-basso adriatico che probabilmente risente più di altre zone del fatto che nelle ultime ore i venti si sono disposti da scirocco.
Nel proseguo della giornata le condizioni andranno peggiorando un po’ su tutte le regioni; un sistema temporalesco ha ormai raggiunto la Sardegna nord occidentale e, seppur attenuato, la investirà entro qualche ora generando fenomeni localmente intensi. Comunque le zone dell’Italia centrale più colpite saranno il basso Lazio e le zone interne di Abruzzo e Molise, anche sui versanti adriatici, che saranno i primi ad essere investiti dall’impulso fresco orientale.
Non sarà una vera e propria irruzione fredda, poiché il vero nocciolo della depressione ex baltica rimarrà sull’Europa orientale, ma la massa d’aria che giungerà sul nostro paese avrà comunque caratteristiche termodinamiche completamente diverse da quelle attualmente presenti nei bassi strati dove per giorni si è assistito ad un debole richiamo di aria relativamente calda ed umida dai quadranti meridionali. Uno scontro siffatto genera necessariamente una forte instabilità atmosferica esaltata dall’accidentata orografia del nostro stivale.
In queste situazioni, dove non si assiste al passaggio di un vero e proprio sistema perturbato, è difficile stabilire quali saranno le zone più colpite; tuttavia sembra che la Toscana, specialmente nella sua porzione centro settentrionale, rimarrà ai margini dell’area colpita da precipitazioni, fermo restando che soprattutto nel pomeriggio odierno, quando il naturale riscaldamento del suolo metterà in gioco una maggiore energia, sono probabili precipitazioni anche forti sulle valli interne, lungo tutta la dorsale appenninica. Come detto i fenomeni saranno più violenti (non si escludono eventi grandinigeni) su Abruzzo, Molise e basso Lazio, zone dove tra l’altro questa spiccata instabilità permarrà anche nella giornata di domani, mentre un miglioramento andrà affermandosi sulle restanti regioni, a partire dalla Toscana.