Febbraio si è concluso con una giornata di pioggia e neve in gran parte della Spagna, con la seconda che ha prevalso non solo nel nord del paese o nelle città della Castilla-Leon, ovvero della parte settentrionale della Meseta, regioni dove le visite della Dama Bianca non sono rare, ma anche in regioni normalmente caratterizzate da clima mite.
Se rientra in un quadro di rigido stampo invernale, ma comunque nella normalità di una fase stagionale fredda, la neve caduta a Oviedo o Burgos, sono molto più insolite le nevicate a Barcellona e Granada, la prima sul Mediterraneo, la seconda nella calda, meridionale, Andalusia, eppure entrambe imbiancate appunto lo scorso 28 febbraio.
L’ultimo giorno del mese appena trascorso ha visto una città come Siviglia fermarsi a 6,7°C di massima, oltre 10°C al di sotto della media delle massime di febbraio, investita da una fredda pioggia battente (18 mm nelle 24 ore), in una giornata caratterizzata dalla bassa escursione termica (5,3°C la minima).
L’aria fredda che è giunta impetuosa dall’artico russo, non si è infatti limitata a raggiungere la Mitteleuropa e ad irrompere anche sul nostro paese, soprattutto dalla “porta della bora”, ma, favorita dalla distensione di un sottile promontorio anticiclonico proteso verso il Benelux e il nord della Germania, ha proseguito il suo cammino verso ovest attraversando la Francia, fino a raggiungere la penisola iberica, dove ha attivato una depressione, con conseguente formazione di una perturbazione allungata da ovest a est.
In pratica l’aria fredda ha “agganciato”, rinvigorendola, la vecchia depressione che nel fine settimana aveva portato abbondanti piogge sull’isola portoghese di Madeira, Lungo la linea di convergenza tra l’aria fredda a nord e quella più mite a sud, quest’ultima manifestatasi con forti venti occidentali sulle coste del Marocco e anche con intense di piogge da stau sul paese nordafricano, le precipitazioni sono state persistenti e localmente molto abbondanti, in particolare a Gibilterra.
Il 1° marzo la situazione non è cambiata di molto, salvo un leggero spostamento verso est-sudest del centro depressionario, con persistenza delle piogge sul sud della Spagna, ma con un miglioramento del tempo nel centro-nord. L’apertura del cielo, insieme all’attenuazione del vento, ha così favorito, proprio nella prima mattina della primavera meteorologica del 2005, intense gelate su tutta la Meseta, ma anche a bassa quota, come nella Valle dell’Ebro.
Nelle Asturie, Oviedo (m 339) è scesa a -2,4°C, mentre più a est, nei Paesi Baschi, San Sebastian (m 259) è arrivata a -4,5°C, temperature decisamente basse, ma che impallidiscono rispetto a quelle registrate nella Castilla-Leon e in Navarra. Queste alcune minime in queste regioni: Leon (m 914) -10,6°C, Burgos (m 894) -10,8°C, Logrono (m 363) -6,5°C, Valladolid (m 735) -8,0°C, Salamanca (m 795) -8,8°C, Soria (m 1083) -12,0°C. Il cielo sereno ha poi favorito notevoli escursioni termiche (fatto normale nella Meseta, dove il clima ha caratteristiche di spiccata continentalità), con lo 0°C superato ovunque, anche se non di molto. Alcune massime: Leon 4,2°C, Burgos 3,5°C, Logrono 7,0°C, Valladolid 4,0°C, Salamanca 4,2°C, Soria 2,6°C.
Per valutare l’entità dell’ondata di freddo facciamo alcuni raffronti con le medie di febbraio e marzo. Valladolid ha medie, per minime e massime, in febbraio 0°/10°C e in marzo 2°/13°C, con un record di freddo in marzo di -8°C, quindi eguagliato. Salamanca ha medie 0°/10°C e 1°/13°C e il vecchio record di marzo di -7°C è stato stracciato.
Scendiamo verso sud, controllando la situazione nella regione madrilena e nella valle dell’Ebro, Lungo questo fiume si trova Saragozza, dove, a m 258, il 1° marzo gli estremi termici sono stati -5,6°/6,2°C. La città ha medie 3°/12°C per febbraio e 5°/16°C per marzo e il record di freddo marzolino, ampiamente battuto, era -3°C. Madrid Barajas (m 631) ha registrato -5,6°/7,2°C, contro medie 3°/15°C (1°/12°C in febbraio) e un record marzolino di -5°C.Minime molto basse anche a Toledo (m 516), Albacete (m 704) e Teruel (m 916), con rispettivamente -4,2°, -3,5° e -10,4°C.
Con Albacete, che il 1° marzo ha registrato anche deboli nevicate, con accumulo irrilevante, siamo scesi abbastanza a sud da entrare nell’area ancora influenzata dalla perturbazione, con conseguenti minime relativamente più alte, ma persistenza del freddo anche diurno (massima ad Albacete 4,2°C) e fenomeni, nevosi fino a bassa quota.
Si spiegano così gli estremi (-2,5°/2,4°C) di Tortosa, a soli 50 m, con 2,6 mm tra pioggia e neve, o quelli (2,4°/8,8°C) di Murcia, a 62 m di quota. Pioggia (6,7 mm) e freddo (estremi 4,1°/6,7°C) anche a Cordoba, stessa musica a Siviglia (10,7 mm, estremi 5,0°/7,0°C, le medie di marzo sono 7°/20°C), e non è stata certo calda Malaga, pur al riparo della Sierra Nevada (estremi 6,5°/9,4°C, 24,9 mm di pioggia).
Alle 12 GMT le temperature a 850 hpa, che nella situazione barica del paese corrispondevano in quel momento a 1380-1400 m, erano sotto 0°C praticamente in tutta la Spagna, visto che l’isoterma 0°C toccava solo Gibilterra e la dirimpettaia Algeciras. La -5°C correva invece a cavallo del 40°N, quindi all’incirca sui cieli di Madrid, portandosi più a nord avvicinandosi all’Oceano Atlantico, mentre nel nordest del paese (Paesi Baschi, Navarra, area di Burgos) i valori erano intorno a -7°C.
Maltempo persistente infine a Gibilterra, dove gli estremi termici sono stati 8,8°/10,5°C, relativamente miti quindi, ma la bassa escursione già individua una giornata di cielo molto nuvoloso, con 38 mm di pioggia e forte vento da est, con raffiche fino a 34 miglia orarie.