L’elemento saliente a breve termine.
Il campo di alta pressione, ora presente sulla Spagna, tenderà a portarsi verso la nostra Penisola, apportando un deciso aumento delle temperature per la chiara matrice subtropicale. Cesseranno i fenomeni da instabilità nelle zone interne del Centro e del Sud.
L’elemento saliente a medio termine.
Anche il medio termine sembra incanalarsi sugli stessi binari, col caldo che seguiterà ad interessare tutte le nostre regioni. Così come accadde alla fine del mese di giugno, anche luglio potrebbe concludersi diffusamente sopra media dal punto di vista delle termiche, specie al Nord e il Centro lato Tirrenico.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’alta pressione delle Azzorre, croce e delizia delle ultime estati italiche, pare poter muovere passi importanti verso Est, in direzione della Penisola Iberica.
Il trend a lungo termine:
Ad onor del vero non viene vista un’espansione decisa, bensì un promontorio oceanico ma che tuttavia si potrebbe rivelare prezioso nel colmare la falla barica presente a largo del Portogallo. Ecco quindi che, come accennato nel corso dei precedenti editoriali, l’inizio del nuovo mese potrebbe portarci un sommario ritorno alla normalità termica per via della rotazione delle correnti prevalentemente da Ovest.
Elementi di incertezza: Ebbene, ancora una volta ci vediamo “costretti” ad individuare nei movimenti dell’alta pressione delle Azzorre il principale elemento d’incertezza. Da essi dipenderà il futuro meteorologico, pensiamo di gran parte del mese di agosto, anche alla luce dell’intensa attività depressionaria presente sull’Europa settentrionale.
Fattori di normalità climatica:
A questo punto della stagione si potrebbe, forse, eliminare tale paragrafo alla luce degli eventi atmosferici che ci hanno condotto sino a questo punto e che di normale hanno avuto ben poco.
O meglio, forse ci si vede costretti a riconoscere una nuova normalità, frutto di configurazioni bariche sempre più frequenti e che vedono scambi meridiani accentuati tra il Nord ed il Sud del Continente. Con l’alta delle Azzorre quanto mai timida nei confronti del Mediterraneo.
Focus: evoluzione sino al 01 agosto 2006
Tracciare una linea di tendenza del tempo previsto, o meglio, prevedibile, diviene assai semplice alloruquando si tratta del caldo. Caldo che, come detto, attanaglierà la nostra Penisola fino alla fine del mese. In una prima fase si potrebbero toccare valori elevati sì, ma certamente non opprimenti dal punto di vista fisico.
Nella seconda fase, destinata in particolare al Centro Sud, aumenterebbero i tassi di umidità relativa dell’aria, acuendo in tal modo la sensazione di caldo. Senza dimenticare poi le caratteristiche delle masse d’aria in arrivo. Perché se è vero che le termiche potrebbero risultare inferiori al gran caldo di fine giungo, è altrettanto vero che nell’entroterra africano questo è il periodo più caldo dell’anno. Uniche zone che potrebbero godere di qualche beneficio sarebbero quelle alpine dove si potrebbero manifestare forti temporali di calore.
Evoluzione sino al 06 agosto 2006
Per un ridimensionamento termico degno di tal nome si dovrebbero attendere i primi giorni del mese di agosto, quando le correnti in rotazione dai quadranti prevalentemente occidentali potrebbero portare un po’ di refrigerio oltre ad un abbattimento dei tassi di umidità dell’aria. Tornerebbero i temporali sulle Alpi e localmente lungo gli Appennini, tuttavia per un break estivo più deciso si dovrebbe aspettare la seconda decade del mese.
In conclusione.
Possiamo soltanto ribadire quanto espresso nel corso dell’editoriale, ossia quanto siano diventate frequenti non tanto le ondate di caldo, bensì la persistenza di temperature diffusamente sopra le medie stagionali, specie nelle regioni del Nord. Un trend climatico che segue la sua strada sia durante l’inverno che durante il trimestre caldo.