L’evoluzione generale
Inutile rammentare quella che sarà la configurazione responsabile del tempo nel prossimo futuro. Vorremmo però focalizzare l’attenzione sulla disposizione dell’alta pressione delle Azzorre nonché di due importanti depressioni (Vortice Polare e un’area ciclonica assai vasta tra Islanda e Groenlandia). Il primo si adagerà inizialmente sui paralleli, interessando il basso Mediterraneo; la seconda area ciclonica assumerà una posizione intermeda tra l’Islanda e la Gran Bretagna, con sbilanciamento verso Sud.
Il tempo previsto sull’Europa e sull’Italia
Quel che ne deriva da quanto appena detto potrebbe portare a dei retroscena piuttosto umidi e miti su buona parte del bacino del Mediterraneo. Molto dipenderà proprio dall’effettivo perno d’azione dell’area ciclonica sopra menzionata. Sembra appurato infatti una notevole attività della stessa, determinante nell’inviare correnti oceaniche da Ovest verso Est.
Tuttavia il flusso perturbato potrebbe dirigersi verso l’Europa settentrionale, laddove agirebbe anche il Vortice Polare. Questo perché la posizione troppo meridionale della depressione costringerebbe l’alta pressione delle Azzorre ad uno spostamento verso Est, con relativa unione all’altra figura anticiclonica presente tra la Russia e i Balcani.
Un ponte di alta pressione che ancora una volta si orienterebbe lungo i meridiani del Centro Europa, interessando in tal modo anche la nostra Penisola. V’è anche da aggiungere che a tale figura barica potrebbe aggiungersi un contributo umido e mite di natura subtropicale proveniente direttamente dal Nord Africa.
Il motivo è sempre da ricercarsi nella posizione meridionale della depressione presente tra l’Islanda e la Groenlandia, capace così di determinare un richiamo relativamente caldo da Sud. Certo necessitano le dovute conferme, ma potrebbe profilarsi un periodo che tutto sommato rappresenterebbe qualcosa di normale per il mese di ottobre. Abbiamo infatti più volte ricordato come questo mese possa riservare miti fasi stabili, senza peraltro che il tutto segni un andamento eccezionale.
In conclusione
Le ipotesi che stiamo prendendo in considerazione in questi giorni hanno un unico elemento comune: la circolazione occidentale. Già, sia che si faccia strada un peggioramento sia che ci attenda un periodo mite e più stabile, il comune denominatore sarà rappresentato dal cambio di circolazione posto in opra in questa settimana. Una fase di stallo in attesa che con tutta probabilità tornino in auge loro, gli scambi meridiani.