Natale, e soprattutto Santo Stefano, hanno aperto una fase di tempo perturbato, con il maltempo che è proseguito fino a metà settimana. Questa fase di cattivo tempo ha avuto il merito, comunque, di portare la neve sulle nostre montagne, con accumuli anche consistenti soprattutto sulle Alpi Orientali, permettendo alle stazioni di sport invernali di arrivare in condizioni favorevoli di innevamento al Capodanno che ci apprestiamo a vivere.
E se al seguito del maltempo dei giorni scorsi vi è stata una rapida e non intensa avvezione fredda, poco avvertita nei bassi strati, dove però il freddo è stato sentito nelle conche e valli soggette a inversione (valga per tutti l’esempio di Aosta), per il primo fine settimana del 2005 l’Italia si verrà a trovare in condizioni di tempo stabile e anticiclonico, senza precipitazioni significative e con condizioni termiche in genere abbastanza gradevoli, fatte salve le solite conche e valli dove l’inversione termica raffredderà soprattutto le notti e il primo mattino. Qualche insidia può venire al nord e localmente al centro dalla nebbia.
Il giorno di Capodanno sulle Alpi sarà una giornata complessivamente piacevole, con qualche nube in più in quelle orientali e sui crinali di confine, e soprattutto sul settore occidentale anche piuttosto mite, con lo zero termico sui 1500 metri (intorno ai 1300-1400 sul settore orientale). In pianura avremo cielo meno limpido, anzi nelle ore notturne e nel primo mattino non mancherà qualche banco di nebbia, possibile insidia soprattutto per chi rientrerà dai festeggiamenti della notte di San Silvestro (prudenza!). Nella notte e al mattino farà anche piuttosto freddo, con probabili gelate, mentre nelle ore centrali, almeno dove la nebbia si dissolverà del tutto, si starà discretamente. Gradevolissimo poi il Capodanno sul mare, in particolare sulle riviere liguri, visto che si supereranno tranquillamente i 12°C, vi sarà poco vento e prevarrà il sole.
Anche al centro il 1° gennaio sarà una bella giornata invernale, ma neppure troppo, visto che non farà freddo, se non al primo mattino nelle solite conche e valli soggette al fenomeno dell’inversione, dove non escludiamo gelate. Sole e neve allieteranno chi si troverà in montagna, ma il sole non mancherà per nessuno, solo temporaneamente disturbato da qualche nube (addensamenti un po’ più intensi sul versante adriatico, soprattutto nelle ore centrali) e, nella notte e nel primo mattino, da foschie e, nelle valli, da qualche banco di nebbia. Poche nubi passeggere, debole maestrale e temperature miti (localmente anche 15°C di massima) in Sardegna.
Appena più penalizzato sarà invece il sud, dove al mattino il cielo sarà ancora nuvoloso e residui addensamenti potranno dare luogo alle ultime precipitazioni sulle zone ioniche e sulla Sicilia meridionale. Il sole si farà largo sempre più durante la giornata, rendendo il cielo poco nuvoloso già a metà mattina sul settore tirrenico e nel pomeriggio/sera, gradualmente, sui settori adriatico e ionico. Un po’ di vento fresco, da nord-nordest, insisterà ancora, soprattutto sulle regioni ioniche e la Sicilia. Per quanto riguarda la montagna, Sila, Aspromonte ed Etna potranno essere ancora sotto la neve al mattino, poi il pomeriggio il sole illuminerà il paesaggio ben imbiancato, già oltre i 1000-1100 metri, un po’ più in alto sulle pendici del grande vulcano.
Domenica 2 gennaio una debole perturbazione, sospinta da correnti da nordovest, tenterà di modificare questo quadro meteorologico tranquillo e piacevole, riuscendovi solo in parte. Le zone alpine presso i crinali di confine avranno cielo più nuvoloso del giorno precedente e non è da escludere al primo mattino qualche debole nevicata sul nord e l’ovest della Val d’Aosta e sulla Val d’Ossola, già a quota 7-800 metri, visto l’abbassamento dello zero termico. Debole foehn invece sulle pianure del nordovest, dove il vento di caduta tiepido e il bel soleggiamento renderanno la giornata piuttosto calda. Nel nordest, dopo una notte fredda, con gelate nelle zone interne, le nubi aumenteranno in mattinata e verso il mezzogiorno qualche debole nevicata interesserà le Alpi orientali, specialmente sui crinali di confine e nelle zone limitrofe. Il limite neve scenderà dai 7-800 metri iniziali, a circa 500 metri a fine episodio, con l’ingresso, nel pomeriggio, di aria fredda che nella notte su lunedì abbasserà parecchio lo zero termico, che nel tarvisiano scenderà fino a 500 metri.
Le nubi passeranno rapidamente, senza effetti significativi, anche sulle regioni centrali e la Sardegna. Dal punto di vista della “godibilità” della giornata saranno la Liguria di levante e l’alta Toscana, penalizzate dal temporaneo ruotare da sudovest delle correnti, le regioni meno fortunate. Le nubi stratiformi non porteranno infatti pioggia, ma renderanno la giornata piuttosto grigia fino a metà pomeriggio e localmente, in particolare nelle pianure toscane, farà anche piuttosto freddo, oltretutto un freddo umido, fastidioso, soprattutto se la notte tra sabato e domenica, come probabile, fosse in gran parte serena (gelate nelle zone interne).
Nubi passeggere nel pomeriggio, dopo una mattinata in prevalenza serena (ultime nuvole innocue solo nel Salento), anche al sud. Temperature miti, soprattutto in Sicilia, dove i lungomari si affolleranno, nel pomeriggio, di passanti senza cappotto, mentre al contrario farà un po’ più fresco nel Salento, dove, lontano dal mare, la mattina si potrebbero toccare gli 0°C, ma comunque nel pomeriggio si arriverà a 10°C, e dove oltretutto si farà sentire ancora una modesta ventilazione settentrionale.
E per concludere, i migliori Auguri per un felice e sereno 2005 a tutti i lettori del Meteogiornale e ai loro cari.