Il mese appena trascorso ha confermato quella che è la linea di tendenza di questo Autunno 2007, e che è iniziata già nel corso del mese di Settembre.
Mancano quelle che, un tempo, erano le protagoniste assolute delle vicende autunnali, ovverosia le perturbazioni atlantiche, provenienti dai quadranti occidentali, generalmente dalla Penisola Iberica e dalla Francia meridionale.
Durante questo Autunno non se non sono viste, nemmeno una, lasciando invece spazio alle perturbazioni dal Mare del Nord, od agli affussi freddi provenienti dall’Europa Settentrionale.
Esaminando la mappa delle anomalie della pressione al livello del mare, per lo scorso mese di ottobre, notiamo la presenza di una forte anomalia barica positiva estesa dall’Inghilterra fino alla Scandinavia, ed alla Russia.
In particolare su Inghilterra e Russia la pressione è risultata essere di 8-10 hPa superiore alla norma mensile.
Nello stesso tempo, l’anomalia barica è divenuta negativa sul Sud Italia e sul Mar Libico, situazione questa che ha favorito l’instaurarsi di correnti nord orientali, in grado di determinare piogge frequenti sul versante adriatico e sul Sud Italia, che hanno concluso il mese di ottobre in norma pluviometrica o addirittura in surplus.
Invece, il Nord Italia, l’alto e medio versante tirrenico hanno visto piogge inferiori alla norma.
Tuttavia, malgrado la disposizione barica, alcune precipitazioni sono cadute anche su queste zone.
Capita sovente, infatti, che, dopo alcune discese fredde dirette verso i Balcani ed il settore adriatico italiano, il blocco anticiclonico venga “eroso” sul suo lato orientale, facendo sì che alcune perturbazioni nord atlantiche possano penetrare da nord ovest sul Bacino centrale del Mediterraneo.
Oppure, alcuni “poli freddi” retrogradi, possano dirigersi dall’Est europeo in direzione del Mediterrano Occidentale o della Spagna, innescando correnti meridionali perturbate in grado di far piovere abbondantemente sulla nostra Penisola anche in condizioni di assoluta mancanza di perturbazioni atlantiche da ovest.
E’ questa la linea di tendenza che sembra offrirci anche questo terzo mese dell’Autunno, anche alla luce delle mappe modellistiche previste.
Potrebbe anche essere la linea di tendenza dell’intera stagione fredda, come sembrano anche indicare alcuni modelli matematici stagionali, anche se, ovviamente, le previsioni a lungo termine non sono facili né precise, e spesso sottoposte a clamorosi voltafaccia.
L’inverno potrebbe quindi essere di nuovo asciutto sul Nord Italia, salvo gli episodi di retrogressione ad ovest dei minimi in quota, in grado di attivare le correnti meridionali sull’Italia, tuttavia sembrerebbe permanere il blocco delle perturbazioni atlantiche, in atto oramai da due mesi.
Come conseguenza di questo tipo di correnti, tuttavia, notiamo un notevole raffreddamento del Continente europeo, con anomalie negative di temperatura quasi ovunque, ad eccezione del Nord Italia, riparato dagli effetti delle correnti settentrionali, e della Scandinavia e Russia settentrionale.