Premesso che le ultime elaborazioni dei modelli matematici indicano evoluzioni che dovranno essere confermate dalle prossime emissioni, che nei prossimi giorni avremo l’influenza di più di una goccia fredda in quota, il focus di questo approfondimento è ciò che potrebbe succedere questa settimana.
GFS 00Z. Entro 24 ore si attenuerà l’azione della goccia fredda ancora attiva sul basso Adriatico. La goccia fredda che avrebbe, secondo le precedenti elaborazioni, investire direttamente la Sardegna, raggiungerà il settore orientale dell’Iberia con isoterma a 500 hPa di -24°C. Nell’Italia, gradualmente, si avrà l’espansione di un cuneo subtropicale alla quota di 500 hPa, quale conseguenza dell’affondo successivo del vortice ispanico, sul Marocco. Menzionerei la saccatura in transito, sempre a 500 hPa, sui Balcani, che potrebbe a metà settimana, avere una marginale influenza sul basso Adriatico e le regioni ioniche.
Al suolo si osserva la tendenza ad un nuovo sensibile rinforzo del regime di Alta Pressione, con l’espansione sull’Italia della cellula delle Azzorre. Si potranno avere valori superiori ai 1030 hPa su tutto il centro nord dell’Italia. All’altezza del geopotenziale di 850 hPa si rilevano lievi oscillazioni termiche, con valori superiori alla media di qualche grado centigrado. I valore e parametri per moti convettivi indicano l’esclusiva azione del vortice alle Baleari con moto retrogrado verso Iberia e poi nordafrica. Anche le precipitazioni (acqua precipitabile e accumulo millimetri stimati) non interesseranno l’Italia e neppure la Sardegna.
Nella prossima settimana si potrebbe avere la genesi della deriva di correnti atlantiche sull’Iberia, con cut off e ciclogensi a tutte le quote in transito da Meseta verso Marocco. Su Mediterraneo centrale si avrebbero correnti sciroccali, con sporadica possibilità di temporali su meridione e Sardegna.
DWD 00Z. Il modello matematico appare in sintonia con GFS 00Z, con saccatura in immediato transito su Iberia, con successivo cut off su est della Penisola. A più lungo termine, si intravede un ben più marcato peggioramento. Il modello DWD lo inquadra particolarmente intenso a tutte le quote, con vistosa influenza sulle regioni occidentali d’Italia.
ECMWF 00Z. Anche tale modello intravede il consolidarsi di saccatura alla deriva alla quota di 500 hPa su Iberia, con conseguente ciclogenesi alle quote superiori, mentre si rileva un aumento della pressione al suolo, su buona parte dell’Europa.
UKMO 00Z. Cut off su Iberia, ma maggiore influenza di saccatura balcanica per il Sud dell’Italia.
ETA 00Z. Va detto che alcune elaborazioni sempre indicate come 00z, danno un’evoluzione differente di altre, con medesimo run, e ciò è inspiegabile. L’aggiornamento più certo, di fonte USA, indica cut off su Iberia, con nessuna influenza sulla Sardegna, contro talune elaborazioni che vedevano piogge anche sulle tirreniche.
In conclusione.
Fissare un indicatore di normalità in meteorologia non è semplice, tuttavia, l’evoluzione del tempo con l’influenza di gocce fredde in quota, presenta enormi difficoltà previsionali.
Al momento appare evidente uno stravolgimento delle previsioni emesse sino a ieri in serata, con cut off sull’Iberia, nelle zone a maggiore siccità.