Quando si parla di proiezioni stagionali la distribuzione della pressione è un aspetto fondamentale. Capire l’esatta collocazione delle aree di alta e bassa pressione è fondamentale per poter stabilire l’eventuale circolazione atmosferica globale.
Ciò premesso, cercheremo di illustrarvi le varie ipotesi dei più autorevoli centri di calcolo internazionali partendo da quello europeo e dal ben noto e affidabilissimo modello matematico ECMWF. Diciamolo subito, le notizie non sono per nulla incoraggianti: potrebbero replicarsi configurazioni bariche simili a quelle dell’Inverno.
Aree di bassa pressione potrebbero insistere ostinatamente nelle zone polari e nell’Atlantico settentrionale, il ché significherebbe la persistenza di pattern AO (Oscillazione artica) e NAO (Oscillazione nell’Atlantico settentrionale) positivi. Al contrario, nel nord Pacifico, sul Nord Atlantico centrale e in Europa potrebbero prevalere le strutture di alta pressione.
Considerando l’Anticiclone sul nord Pacifico, a nord delle Hawaii (Pacifico orientale) potrebbe insistere un’area di bassa pressione e negli Stati Uniti centrali potrebbero prevalere temperature in linea con le medie di riferimento o al di sotto della norma. Di contro nei settori occidentali degli USA potrebbero prevalere condizioni anticicloniche e quindi temperature decisamente miti. Ma perché è importante capire come si distribuiranno le strutture bariche al di là dell’Atlantico? Semplice, perché tale distribuzione – come detto in apertura – inciderà sul nostro tempo.
In che modo? L’alta pressione potrebbe prevalere su gran parte del veccio continente, espandendosi addirittura verso nord. Va detto che tale espansione può essere considerata normale in virtù del fatto che durante la primavera sia il fronte polare sia il flusso zonale tendono a ritirarsi verso nord.
E’ chiaro, quindi, che le temperature potrebbero continuare a stazionare al di sopra delle medie trentennali di riferimento praticamente su gran parte d’Europa.