Un’ondata di gelo di notevole entità ha già raggiunto molte regioni dell’Europa centro-orientale. Sono in atto numerose bufere di neve in Polonia, Repubblica Ceca, su parte della Germania, dove è già giunto il nucleo d’aria gelida proveniente dall’Artico Russo-Scandinavo. Su tutte le località le temperature sono scese abbondantemente al disotto dello zero.
Per di piu’, impetuosi venti settentrionali intensificano la sensazione di freddo, determinando un consistente abbassamento dell’indice “wind chill” (raffreddamento da vento), attualmente anche inferiore ai -20°C sulla Polonia.
In effetti, dall’analisi degli ultimi dati in nostro possesso, si evince come, proprio sulla Polonia, sia giunta, esattamente come previsto dai piu’ autorevoli centri di calcolo internazionali, l’isoterma di -14°C in corrispondenza della quota isobarica di 850 hPa. L’avvezione fredda nei bassi strati sarà seguita da un vortice in quota caratterizzato da valori termo-barici notevoli: -40°C e 520 gpdm a 500 hPa.
E’ evidente che si tratterà, dunque, della prima “bomba bianca” della stagione per i “nostri paralleli”. Il vortice, infatti, nelle prossime ore, si abbasserà di latitudine, investendo i Balcani.
In questo momento, tutta l’Italia è interessata da isoterme, relativamente alla superficie isobarica di 850 hPa, decisamente negative: da -1°C della Sicilia ai -6°C delle regioni nord-orientali. Nelle prossime ore, il versante orientale della nostra penisola verrà marginalmente interessato dal transito dall’impulso freddo diretto verso i Balcani, pertanto il campo termico registrerà una ulteriore flessione.
Alcune elaborazioni modellistiche, precisamente le ultime “corse” del centro di calcolo dello NCEP, propendono, addirittura, verso un leggero “West Shift”, collocando più ad Ovest l’asse maggiore della saccatura rispetto ai responsi previsionali precedenti, con isoterme a 850 hPa, prossime persino ai -10°C sulla Puglia!
Rimaniamo in attesa delle prossime emissioni degli altri centri dei modelli fisico-matematici, tuttavia, abbiamo motivo di ritenere piu’ credibile l’evoluzione delineata negli scorsi approfondimenti del Meteo Giornale, con irruzione artica diretta verso i Balcani, ed interessamento, del tutto marginale, del settore adriatico italiano.