L’ultima concessione dell’anticiclone Questo scorcio iniziale di luglio si è rivelato piuttosto capriccioso, in seguito alla discesa a più riprese d’impulsi instabili convogliati da correnti fresche nord/occidentale. La situazione si va ora ulteriormente aggravando per l’approssimarsi di un ammasso perturbato da ovest, ospitato in una lieve sacca depressionaria, che colpirà direttamente l’Italia. Il fronte di nubi, a dispetto di quanto appare dal Meteosat, non risulta essere particolarmente incisivo, anche se l’interessamento di quasi tutto il Paese rovinerà i tentativi di ripresa dell’estate che si erano manifestati nella giornata di domenica.
La buona notizia è però legata al fatto che la perturbazione di quest’inizio settimana sarà l’ultima della serie, dopodiché l’anticiclone salirà rapidamente alla ribalta, chiudendo la strada a possibili nuove intromissoni instabili. Solamente le zone alpine, protette in modo meno efficace dalla protezione anticiclonica, si potrebbero avere disturbi temporaleschi che si manifesteranno con la tipica evoluzione diurna.
Il campo anticiclonico rimonterà in modo inizialmente timido, ma poi sempre più aggressivo, specie subito dopo metà settimana: a dare manforte vi sarà infatti un’efficace componente sub-tropicale che, oltre a dare ulteriore stoffa in quota alla struttura stabilizzante (alti geopotenziali), convoglierà masse d’aria piuttosto calde che abbracceranno in particolar modo le regioni meridionali: le temperature schizzeranno verso l’alto soprattutto sulle zone interne del Sud e sulle due Isole Maggiori, con picchi localmente superiori ai 35 gradi.