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Ultime da GFS: torna gran protagonista il “pendolo” atlantico

di Pierfranco Serra
16 Ott 2009 - 18:20
in Senza categoria
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ultime-da-gfs:-torna-gran-protagonista-il-“pendolo”-atlantico
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Ecco la saccatura atlantica che con la classica evoluzione a pendolo penetrerebbe in area mediterranea all'inizio della prossima settimana, probabile importante fase di maltempo sull'Italia. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php
Neanche il tempo di tirare il fiato, nuova aria gelida in quota ripercorre la strada tracciata dalla saccatura artica per riversarsi sulla nostra Penisola.

Un minimo pressorio al suolo va scavandosi in queste ore in corrispondenza del Mar Ligure, calamita per il nuovo flusso perturbato in rotta verso l’Italia. Le termiche nella bassa troposfera (1500 metri circa) saranno per lo più comprese tra 0°C/+2°C al Nord e sul versante adriatico (più freddo sui settori alpini di confine, qualche grado in più invece sui settori prealpini piemontesi, grazie ad una leggera componente favonica delle correnti nord-occidentali in quota), un paio di gradi in più sul settore tirrenico, ancora la +8°C sulla Sicilia meridionale e il comparto ionico, a causa del vortice ciclonico che lentamente si allontana sull’Egeo e che stuzzicata la risalita di aria più mite in quota nord-africana.

Domani, sabato, con l’alta pressione delle Azzorre nella sua perseverante azione di blocco atlantico, il nuovo apporto freddo in quota favorirà la nascita di un vortice ciclonico mediterraneo che si porterà, passando sulla Sardegna, sul Tirreno centro-meridionale. Ecco una nuova fase di maltempo per le Nostre regioni centro-meridionali.

Sia la barriera naturale alpina, sia la nuova fase ciclonica tirrenica che ingloberà un respiro un po’ più mite in quota, impediranno a termiche assai più rigide nella bassa troposfera di dilagare in ambito italico. Ma pur sempre di fase fredda parliamo.

In serata, la termica -24°C nella media troposfera (5500 metri circa), riuscirà a raggiungere la Sardegna (con la +2°C nella bassa troposfera). Un nocciolo particolarmente freddo (-28°C, media troposfera) lambirà appena le regioni dell’alto settore adriatico.

Domenica, risulterà ancora evidente l’afflusso d’aria artica sull’Italia, una lingua d’aria gelida in quota che si allunga in senso meridiano stimolata da un’invadente alta pressione dinamica oceanica, ora sulla Penisola Scandinava.

Continuerà a piovere sulle Nostre Isole Maggiori e sulle regioni del Centro e del Sud. La neve, specie sui versanti montuosi adriatici centrali particolarmente battuti da sostenuti venti di grecale, cadrà a partire dai 1000 metri di quota. Il perno ciclonico, con i suoi venti tempestosi ad agire in senso antiorario, si allontanerà gradatamente sul basso adriatico.

Lunedì, l’alta pressione delle Azzorre darà un taglio alla saccatura artica che evolverà in cut-off proprio sull’Italia.

Ancora fredde correnti di grecale sulla Penisola, e termiche nella bassa troposfera anche di un paio di gradi negative tra medio e alto settore adriatico. Continuerà l’instabilità e lo stau sulle regioni adriatiche (neve attorno ai 1000 metri) e continueranno le piogge specie sulla Calabria e sulla Sicilia (qui la neve sopra i 1600-1800 metri).

E qualcosa a livello barico generale incomincia a cambiare.

Infatti il Vortice Polare ora sceglie di essere protagonista in pieno Oceano, attraverso una saccatura che va ondulandosi sulla Penisola Iberica.

E allora, martedì, largo al pendolo atlantico, con correnti che in quota sul mediterraneo centrale diverranno meridionali, le termiche subiranno un’influenza sub-tropicale africana e l’aria umida porterà le prime piogge sul comparto occidentale italico.

Quale evoluzione?

Il medio termine secondo il modello americano

Per GFS, saccatura atlantica che penetrerebbe in area mediterranea, creando i presupposti per il richiamo di forti e umide correnti meridionali sull’Italia e per un’importante e nuova fase di maltempo.

A rischio il Nord-ovest ma anche le regioni tirreniche, specie quelle centro-settentrionali.

Monitoreremo con attenzione.

Il lungo termine secondo il modello americano

Ancora piogge atlantiche?

E’ presto, ci ritorneremo.

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