Il primo elemento che si nota osservando l’immagine satellitare odierna è quel grosso ammasso nuvoloso, di colore bianco brillante, posizionato più o meno sulla bassa pianura Lombarda. E’ probabile che qualcuno abbia compreso di che si tratta senza necessità della nostra consulenza. Altri invece potrebbero non averne colto l’essenza ed allora andiamo in auto dei meno avvezzi e specifichiamo che si tratta di un ficcante focolaio temporalesco.
E’ una cella isolata, ma testimonia qualcosa di importante. Se per esempio ci dirigiamo ancor più ad est, verso la Slovenia, notiamo ammassi nuvolosi decisamente più consistenti. Procedendo verso i Balcani, o più a nord verso la Bielorussia, vediamo comparire nubi sempre più diffuse e consistenti. Quel che vorremmo farvi notare è la colorazione di quegli ammassi. Sovente appaiono allo sguardo di un bel bianco brillante, un po’ come quello che abbiamo indicato in Lombardia.
Il colore sta a significare che si tratta di annuvolamenti minacciosi, spesso temporaleschi. La causa è imputabile ad una circolazione d’aria fredda in quota, quella che in gergo più volte abbiamo definito come “goccia fredda”. E’ da giorni che staziona in quei Paesi ed invece di esaurirsi, si sta muovendo verso ovest con un moto che chiamiamo “retrogrado”. Lo spostamento è stato reso possibile dall’apertura di un varco al di sopra delle Alpi. Una breccia scavata dall’azione Atlantica, che pian piano è riuscita a smantellare quel promontorio anticiclonico che sino a qualche giorno fa garantiva condizioni di bel tempo.
Gli effetti, ovviamente, sono sotto gli occhi di tutti. Prima al Nord, ieri al Centro Sud. Quel che preoccupa è che i repentini sbalzi termici non fanno altro che creare le condizioni propizie allo sviluppo di intensi focolai temporaleschi, spesso accompagnati da colpi di vento – talvolta autentiche trombe d’aria – e grandine. Nel pomeriggio di ieri, giusto per stare in tema, la Puglia ha dovuto fare i conti con dell’instabilità particolarmente violenta. Non sono mancati disagi, ed anche qualche danno.
Tornando ad oggi, prevediamo un mantenimento dell’instabilità diurna su svariate regioni. Anzitutto dobbiamo dirvi che quel temporale indicato in Lombardia potrebbe espandersi e, in seno ai venti orientali, spingersi verso il Levante Ligure, l’Emilia occidentale e l’Alta Toscana.
Nelle ore pomeridiane si svilupperanno, rapide, nubi cumuliformi associate ad altri temporali. Coinvolgeranno maggiormente le regioni del Centro Italia ed in particolare quelle del versante tirrenico. Non è escluso che anche stavolta possano manifestarsi episodi grandinigeni. La cumulogenesi interesserà pure il versante Adriatico e l’Appennino meridionale, sfociando anche in quel caso in acquazzoni o temporali.
Stesso discorso per quel che concerne le Alpi, ove le cellule temporalesche dovrebbero prediligere i rilievi del Triveneto. Di sera, anche se la situazione sembrerebbe migliorare dal punto di vista delle precipitazioni, permarrà una discreta nuvolosità su gran parte del Centro Sud. Non solo. Si addenseranno delle nubi anche in Sardegna e Sicilia, portate in loco dalla sostenuta circolazione di Maestrale.
Chiudiamo coi venti, che sono previsti ovunque settentrionali e con intensità tra il debole e il moderato, e le temperature. Queste ultime subiranno un calo, a tratti consistente. Diciamo che le massime faticheranno non poco a raggiungere, o superare, i 30 gradi.