Il modello di previsione inglese UKMO ci mostra, questa mattina, la possibile insorgenza di un minimo in quota posizionato sul Golfo Ligure, situazione in grado di provocare un’intensa ondata di maltempo su gran parte della nostra Penisola, accompagnata anche da forti venti di bora e da un deciso calo delle temperature.
I radiosondaggi di stamani, sul Mare del Nord, mostrano valori di temperatura davvero bassi alla superficie geopotenziale di 850 hPa: Lerwich, nelle Isole Shetland, ha registrato addirittura -5°C a 1469 metri di altezza, mentre Ekofish ha misurato -2°C, e la stessa Londra solamente +2°C.
Si tratta dunque di aria molto fredda, di stampo precocemente invernale, che, stando alle mappe del modello inglese, si riverserà sulla nostra Penisola attraverso la porta della Bora, nella notte tra sabato e domenica prossimi.
Infatti, una parte dell’aria fredda si dirigerà sul Mediterraneo occidentale, creando una depressione sotto vento all’Arco Alpino, tra il Golfo del Leone ed il Mar Ligure, ed essa contribuirà ad “aspirare” sulla nostra Penisola la parte restante dell’aria fredda che si dirigerà sull’Europa Orientale.
Il culmine di tale irruzione fredda si verificherà nel corso della giornata di domenica prossima, quando la tramontana spingerà isoterme di appena 3-4°C sopra lo zero a 1500 metri di quota tra l’Appennino Settentrionale e la Liguria, mentre la depressione formatasi sul Golfo del Leone si sposterà tra la Toscana Meridionale ed il Lazio.
Isoterme vicine agli 0°C ad 850 hPa sfioreranno l’Arco Alpino orientale.
Questa evoluzione, anzitutto, porterà ad una vasta ondata di maltempo, con piogge forti che, stando al modello britannico, interesseranno dapprima il Nord Italia, in particolare il settore orientale, poi la Toscana, e tutta l’Italia Centrale.
C’è da tenere in conto una forte diminuzione delle temperature, che si porteranno, stante il vento ed il maltempo, a livelli da tardo autunno, sul Centro e Nord Italia, diminuzione che sarà tanto più avvertita in quanto si viene da un periodo con valori termici superiori alla norma mensile.
Infine, occorre dire che la causa lontana di questa improvvisa irruzione di aria fredda, sta nella ex-tempesta tropicale Maria, che, dopo aver provocato frane ed alluvioni sulla Norvegia Meridionale, si è portata sulla Scandinavia centro-settentrionale, “pompando” così aria fredda artica in direzione del nostro Continente.
Insomma, in ultima analisi dobbiamo ringraziare uno dei tanti cicloni caraibici se arriverà il freddo precoce sulla nostra Penisola.