Analisi breve termine
La situazione attuale ci mostra una profonda oscillazione su scala europea della corrente a getto polare, con saccatura di origine nord europea con caratteristiche termiche pienamente invernali a ricoprire gran parte dell’Europa Occidentale e Centrale. Il motore depressionario in quota è attualmente centrato sul Nord Europa, mentre al suolo valori minimi di pressione molto rilevanti sono presenti sulla Germania e sul Nord Italia (attualmente una rilevantissima 984 hPa).
L’aria fredda in arrivo da nord attraverso il corridoio ideale disegnato dallo spostamento ad ovest dell’alta pressione delle Azzorre attualmente in pieno oceano Atlantico, consente ai fronti freddi nord Atlantici di gettarsi verso sud.
La situazione particolarmente dinamica consente a masse di aria fredda a più riprese di gettarsi verso il Mediterraneo.
C’è da sottolineare che a differenza delle proiezioni precedenti, l’aria fredda con traiettoria da nord fatica ad entrare veeemente sul Mediterraneo anche grazie all’opposizione della barriera Alpina, tuttavia la massa di aria fredda alle medie quote troposferiche (a circa 5300m di altitudine) già da oggi riuscirà ad entrare da nord sul Mediterraneo Occidentale andando poi a coprire tutto il centro nord entro la giornata di Pasqua (domani) che quindi sarà caratterizzata, oltre che da una ventilazione sostenuta occidentale sul centro Italia tendente a sudoccidentale al sud Italia, da una spiccata variabilità atmosferica con rovesci ed in alcuni casi temporali ad investire gran parte della penisola centrale e tirrenica.
I valori termici presenti fra oggi e domani consentiranno ove ci sarà fenomenologia, precipitazioni anche nevose al nord su quote localmente inferiori ai 800-900 metri, mentre sull’Appennino centrale la quota non sarà inferiore ai 1000 metri.
Il trend della giornata odierna riferito all’Italia disegna l’ingresso dell’aria fredda da nordovest con formazione attuale di un minimo di pressione al suolo centrato sulla Pianura Padana e formazione di minimi secondari ad ovest della penisola.
L’aria fredda sarà in grado fra oggi e domani di gettarsi verso sud fino ad arrivare allo stretto di Gibilterra prima di interrompere la sua discesa e traslare verso est per lasciare la penisola solo da martedì.
La dinamica estremamente complessa tiene fuori dai giochi del maltempo per ora solo l’estremo nordovest coperto dalla barriera alpina e da venti di caduta sia alpini che appenninici.
La giornata peggiore per noi appare quella di Pasqua con minimo al suolo centrato sul centro nord Italia e passaggio del fronte freddo in quota da ovest ad est con valori termici in quota pienamente invernali. Lunedì le correnti cominceranno a disporsi nord-occidentali con quindi graduale miglioramento del tempo a partire dal nord Italia.
Analisi medio termine
Il modello inglese non riesce a vedere un miglioramento stabile del tempo durante la settimana ma solo una temporanea fase di miglioramento dovuta perlopiù a correnti nord-occidentali e non ad una affermazione altopressoria sulla penisola. Infatti l’alta delle Azzorre relegata in Atlantico sembra non avere la forza per entrare con decisione sul Mediterraneo, mentre una figura ciclonica molto intensa sempre a cuore freddo riprenderà possesso del Nord Europa fra le isole Britanniche e la Scandinavia. La tendenza quindi evidenziata è di una fase ancora governata da correnti nord occidentali in arrivo dalle Isole Britanniche. L’aria fredda in questo caso non riuscirà ad entrare direttamente sul Mediterraneo ma provocherà una risposta di correnti umide ed instabili da ovest che contrasteranno con l’aria più fredda da nord.
Il modello da mercoledì a Giovedì evidenzia la formazione ancora di minimi di pressione al Nord con richiami umidi da sudovest sul centro Italia e quindi fase del tempo ancora instabile inizialmente sul centro sud con possibile peggioramento generalizzato proprio per Giovedì sul centro Nord. Poi nel seguito UKMO segnala la possibile riaffermazione dell’alta delle Azzorre, che pian piano sembra riaffacciarsi sul Mediterraneo occidentale.