Il forcing atlantico determinato dalle saccature depressionarie presenti ad ovest del Mediterraneo, sarà un trend che potrà ripetersi anche la settimana prossima. Dalle ultime analisi infatti rimane il rischio di un susseguirsi di figure depressionarie sull’Europa occidentale e la totale assenza dell’alta pressione delle Azzorre che staziona in pieno Oceano Atlantico.
Vediamo la situazione che si presenterà secondo il modello UKMO.
Analisi breve termine
Attualmente in Europa rimangono presenti delle figure cicloniche sul nord Europa con minimi di pressione presenti fra il Mar di Norvegia e l’Ucraina. L’alta pressione delle Azzorre presente in Atlantico, con i suoi massimi leggermente più a sud delle isole Azzorre, cerca di espandersi verso ovest senza risultato. In effetti, nella giornata odierna, una perturbazione causata dal transito di una massa di aria fredda in quota, porterà maltempo su buona parte delle nostre regioni settentrionali. L’alta pressione solo domani riuscirà, con la sua parte più estrema, a guadagnare spazio sul Mediterraneo, causando oltre che ad una risalita barica (con la 1016hPa ad invadere buona parte della penisola), una parziale risalita termica alle basse quote troposferiche. L’alto tasso di umidità ed una valore termico in quota (500hPa) sempre molto basso non garantiscono comunque anche per domenica condizioni di stabilità per il nord, che avrà sempre il rischio, soprattutto al nordest, di rovesci pomeridiani. Più tranquilla la situazione al centro sud, migliorata sulle zone del centro. Al sud dopo la risalita termica appena avuta grazie alle correnti sciroccali, si avrà un ridimensionamento termico.
Lunedì una nuova perturbazione proveniente da nordovest entrerà con le sue correnti fredde sulla Francia, andando a determinare un nuovo peggioramento, che promette di essere piuttosto intenso sul Nord Italia. Le correnti in ingresso sul Mediterraneo stavolta sono correnti di maestrale provenienti da nord ovest, con quindi fase di rinforzo della ventilazione progressiva su tutto i nostri bacini ad esclusione inizialmente del Mar Adriatico, che verrà coinvolto solo martedì dal transito del fronte.
La dinamica di questo fronte appare differente rispetto alla fase appena vista preceduta da correnti di Libeccio, ma al nord l’orografia andrà a creare i presupposti per la formazione di un fronte occluso, con minimo orografico in formazione sul Mar Ligure, in transito verso il nordest.
La dinamica descritta promette una fase di acuto maltempo su gran parte del nord per tutta la giornata di lunedì, con piogge e temporali localmente anche intensi accompagnati da accumuli pluviometrici importanti su alcune zone. Proprio la perseveranza delle perturbazioni atlantiche porterà alcune zone, alle prese fino a poco tempo fa con una fase siccitosa, a dover passare a condizioni di controllo riguardo ai propri bacini idrici.
Analisi medio termine
Il fronte in transito nella giornata di Lunedì passerà l’Italia già Martedì, lasciando lo spazio ad una fase di risalita termica e barica. In effetti si nota sul Mediterraneo una graduale rotazione delle correnti da nordovest a sudovest, con quindi risalita di masse di aria più mite dal sud del Mediterraneo fino a tutto il centro sud Italia.
In Europa gli spostamenti delle grandi masse di aria invece non lasciano speranze per una progressiva fase di consolidamento anticiclonico sul Mediterraneo: infatti mentre l’alta pressione delle Azzorre continua a stazionare in pieno Atlantico, andando ad estendersi verso nord, una cella sempre di alta pressione sembra poter affermarsi nella zona a ridosso delle isole Britanniche, andando a creare i presupposti per una zona franca all’ingresso di corpi nuvolosi provenienti dal Golfo del Labrador, verso le zone a ridosso della Penisola Iberica.
Lo spostamento di masse d’aria dovuto ad una corrente a getto piuttosto intensa a est dell’alta delle Azzorre, potrebbe provocare una nuova crisi barica ad ovest del Mediterraneo e portare nuovi corpi nuvolosi da ovest per la giornata di Giovedì, con un nuovo richiamo di correnti sciroccali all’estremo sud e di libeccio al centro Nord.