Era nelle attese, il maltempo ha fortemente penalizzato le regioni meridionali che sono investite dalla spirale ciclonica che ha preso vita sul Canale di Sicilia per poi risalire verso il Mar Ionio. Il minimo si è notevolmente approfondito al largo delle coste orientali della Sicilia e di quelle meridionali della Calabria, ove ancora adesso si misurano valori di pressione all’interno del vortice pari a ben 991 hPa, ma nelle scorse ore sono stati toccati anche i 989 hPa.
BUFERA DI VENTO Un vortice così profondo ha innescato un fortissimo gradiente barico tale da genere venti violenti, in rotazione antioraria attorno alla depressione. Le raffiche hanno raggiunto in diversi casi i 70-80 km/h, toccando anche i 100 a Malta e raggiungendo i 109 km/h su Lampedusa. Interrotti i collegamenti marittimi con tutte le principali isole minori della Sicilia ed il mare così grosso non dovrebbe favorire l’approdo degli immigrati magrebini verso la maggiore isola delle Pelagie, come accaduto nei giorni passati.
DIFFUSI TEMPORALI Le piogge sono cadute intense su diverse zone di Basilicata, Calabria e Sicilia, con accumuli che hanno localmente superato i 50-60 mm, tutta pioggia spesso caduta in gran parte entro lassi di tempo molto concentrati: fra le località più colpite da ingenti allagamenti vanno segnalate in particolare Matera e Tropea. Le precipitazioni si sono accompagnate ad una vivace attività temporalesca che, a causa di forti contrasti termici (scirocco al suolo ed aria più fredda in quota), non si è limitata solo ai bacini marittimi o ai settori costieri.