Di nuovo, ci risiamo. Sì, esatto, l’Anticiclone africano tornerà ad allietare i desideri meteo dei fanatici del caldo atroce.
C’eravamo appena lasciati alle spalle un lungo periodo di dominio subtropicale, con tutti gli annessi e connessi, ed eccoci nuovamente costretti a parlare del temibile Anticiclone. Direte voi, perché fasciarsi la testa prima di sbatterla? Dopotutto stiamo ancora apprezzando la severa rinfrescata portataci in dono da un nucleo d’aria fresca settentrionale. Giusto, anzi, giustissimo. E’ bene godersi questi momenti perché da qui a fine mese non sappiamo se ne capiteranno di nuovi. Probabilmente no, almeno guardando le carte di previsione odierne.
Già, i modelli matematici di previsione lasciano poco scampo alle speranze: farà caldo. Ma quanto caldo? Troppo, tanto, poco, il giusto? Belle domande, ovviamente le risposte non possiamo averle in questo momento. Volendo fare affidamento su prestigiose analisi termiche, proiettate idealmente verso fine mese, possiamo dirvi che non dovrebbero manifestarsi gli eccessi di temperatura delle settimane scorse. Questa è senz’altro una buona notizia.
Tuttavia non possiamo trascurare un altro elemento: il periodo dell’anno. Stiamo procedendo spediti verso la piena maturità estiva, ovvero in quel periodo dell’anno durante il quale l’Anticiclone africano è letteralmente rovente. Da qui a metà agosto raggiungerà l’apice di cattiveria, quindi dovremo stare attenti a non sottovalutarlo. Questo per dire che anche a fronte di proiezioni termiche non eccezionali in presenza di quella struttura anticiclonica farà molto, molto caldo.
Ancora, la durata. Nei modelli fisico matematici notiamo una permanenza dell’Alta Pressione sino a fine luglio. Sarebbero praticamente 2 settimane di fila di staticità atmosferica, ovvero accumulo di umidità nei bassi strati con tutte le conseguenze del caso. Quali conseguenze? Semplice, l’afa. Il caldo diventerebbe afoso, in tutta Italia, costringendoci a sudare più del dovuto.
Ecco allora che a fronte di temperature reali di un certo tipo – magari realmente non esagerate – quelle percepite potrebbero darci non pochi problemi. Sappiamo, inutile dirlo, quanto sia deleterio il calore in eccesso qualora dovessero giungere sbuffi d’aria fresca. Si potrebbero ripetere quelle tremende situazioni temporalesche che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene. Anche perché, giusto rimarcarlo, sul nord Europa e in Atlantico la situazione sarà tutt’altro che tranquilla.
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