La notizia della tromba d’aria che ha interessato un piccolo campeggio in riva al mare di un isoletta nei pressi della Bretagna, è sconcertante: ne viene data diffusamente notizia da tutti i mass media francesi ed in parte da quelli italiani.
Si parla di piccolo tornado, di piccola tromba d’aria, ma al di là di questo quando leggo che si autorizza un campeggio davanti al mare in un’area a rischio, come quella della Bretagna, rimango sconcertato. Da queste parti le tempeste estive possono assumere violenza ragguardevole, con temporali furiosi dove non è poi così remota la possibilità che si formi una tromba marina.
La tromba d’aria ha sollevato alcune persone fino a venti metri di altezza, per poi lasciarle cadere sulla sabbia, mentre il ragazzo deceduto è finito sugli scogli.
L’evento meteorologico avvenuto in Bretagna, fa parte di una delle tante piccole perturbazioni atmosferiche violente che interessano l’Europa. Nella redazione del MeteoGiornale giungono notizie di cronaca meteorologica raccapriccianti.
Non vogliamo fare allarmismo, ma suggerire rispetto per gli eventi meteorologici estremi.
Météo France informa che simili perturbazioni non sono prevedibili, pur violente. Si tratterebbe piuttosto di una tromba che un tornado, il fenomeno che è si di formato prima in mare, poi è evoluto sull’isola.
La durata di vita di un tornado o di una tromba d’aria è limitata estremamente nel tempo: può durare da alcuni secondi solamente ad alcune decine di minuti. Allo stesso tempo la superficie interessata è limitata ed è compresa tra alcune decine ed un centinaio di metri. Negli Stati Uniti, i tornado sono di una tutta altra ampiezza.
In Francia probabilmente l’80% dei tornado passa inosservato, sono classificati al primo livello della scala di Fujita che ne comprende sei.