Un’area ciclonica tra Gran Bretagna e Golfo di Biscaglia sta prendendo sempre più corpo, così da accentuare gli effetti del flusso zonale basso atlantico, lungo il quale scorrono una serie di perturbazioni che giungono sul Mediterraneo per poi impattare sull’Italia. Il nuovo ammasso nuvoloso, entrato in azione nelle ultime ore sul nostro Paese, ha seguito una traiettoria più alta dei precedenti e così lo osserviamo interessare le regioni del Centro-Nord, lasciando invece relativamente più tranquillo il Meridione, ove il richiamo d’aria più calda ha portato un ulteriore rialzo dei termometri, tanto che si sono toccati i 20-21 gradi in alcune località della Sicilia. Clima decisamente più freddo al Nord-Ovest, con neve a bassa quota sul torinese (risparmiata la città, dove piove con 2-3 gradi) e soprattutto sul cuneese. La neve non risparmia nemmeno l’entroterra ligure fino a quote collinari e, per il richiamo della Tramontana Scura dalla Val Padana, una pioggia gelida bagna Genova dove si registrano appena 4-5 gradi.
I minori effetti della nuova perturbazione al Sud rappresentano certo una buona notizia per tutte quelle zone martoriate dalle frane dovute al maltempo persistente di questo periodo. La Sicilia e la Calabria sono le regioni che pagano il prezzo più alto per l’eccezionalità piovosità e gli ultimi fenomeni di questa mattina, dovuti ad un colpo di coda della vecchia perturbazione, hanno ulteriormente peggiorato la situazione. I dati di piovosità in questi primi 45 giorni dell’anno appaiono incredibili, soprattutto in quelle località a ridosso delle catene montuose: a Montalto Uffugo, sul cosentino (circa 600 metri slm, località adagiata alla catena costiera) in base ai dati rilevati dall’Arpacal, sono caduti già circa 1000 millimetri da inizio anno. Le medie statistiche indicano che la piovosità media in un intero anno ammonta a circa 1300 millimetri in tale località (particolarmente esposta ai fenomeni da stau), traguardo che appare dunque non così lontano quando non si è ancora concluso nemmeno il secondo mese dell’anno. Nella foto in basso possiamo vedere un’ampia voragine aperta sotto la strada provinciale che passa per Bisignano (CS), zona dove sono a rischio crolli diverse abitazioni, ma anche il Santuario di Sant’Umile datato 1200.
Le eccezionali piogge hanno portato enormi quantitativi di neve sull’Appennino Calabro, ma in genere è tutta la dorsale appenninica ad aver usufruito di buoni accumuli con le ultime ondate di maltempo, non ultima quella associata all’ondata di freddo della scorsa settimana. Solo sull’entroterra abruzzese orientale l’innevamento appare deficitario, ma nello stesso Abruzzo molta più neve ammanta le piste di Campo Felice (AQ), di cui vi mostriamo una panoramica webcam di quest’oggi, ove è presente circa un metro di neve. Naturalmente il vigoroso rialzo termico dei prossimi giorni appare dalle tinte forti e potrebbe contribuire addirittura a dimezzare l’attuale manto nevoso.