Si è ormai del tutto esaurita la circolazione instabile di natura mediterranea slittata verso l’Egeo, con qualche annuvolamento che si è attardato sulle estreme regioni meridionali, senza più dar luogo a precipitazioni di rilievo. Lo scenario è ora nelle mani dell’anticiclone, facilitato ad espandere il suo cuore caldo dall’Atlantico Portoghese verso l’Italia.
Un’ulteriore spinta all’anticiclone viene data dalle intense correnti atlantiche che, coadiuvate da una profonda struttura depressionaria posta sull’Islanda scorrono velocissime verso l’Europa Centrale, trascinando vari ammassi perturbati le cui propaggini periferiche hanno a malapena lambito il Nord Italia. Forti venti sono prodotti lungo la fascia di demarcazione fra l’alta pressione e i vortici perturbati, con burrasca molto intensa sulle Isole Britanniche.
Il respiro delle correnti atlantiche addolcisce il clima su gran parte del Continente Europeo, a parte un po’ di freddo che resiste sui settori orientali. Solo sulle zone settentrionali scandinave riesce in parte a traboccare parte dell’aria gelida artica che per il momento staziona ad alte latitudini all’interno del compatto Vortice Polare. Il tepore primaverile, che già ha fatto sentire un primo assaggio sull’Italia, ha portato gli effetti principali sulla Penisola Iberica con temperature che, sotto un sole implacabile, hanno localmente raggiunto i 20 gradi.