La forte irruzione di aria fredda che ha colpito la Russia ha preso una traiettoria piuttosto inusuale, scorrendo da una parte verso ovest sul bordo meridionale dell’anticiclone nordico, raggiungendo dapprima il Baltico e il sud scandinavo e poi il Mare del Nord e l’Europa nord-occidentale, ma rimanendo ben oltre la barriera alpina; e dall’altra parte proseguendo la sua corsa lungo i Balcani, zona in cui il freddo maggiore arriverà nei prossimi giorni.
Di fatto questa doppia traiettoria ha tagliato fuori l’Italia, salvo una marginale influenza di correnti fredde orientali che da ieri stanno portando un calo termico generalizzato, e congiuntamente ad una depressione mediterranea, nevicate fino al piano al Nord-Ovest.
Questa modesta irruzione d’aria fredda continuerà ad interessare l’Italia per qualche giorno. Nel frattempo l’anticiclone nordico tenderà a disporsi lungo i meridiani, facendo da blocco sia alle perturbazioni atlantiche sia ad ulteriori impulsi freddi da Est. Nel corso della prossima settimana l’anticiclone raggiungerà la sua massima estensione, interessando tutta l’Europa occidentale e centrale, Italia compresa.
La mappa sottostante mostra le anomalie della pressione atmosferica in quota (si tratta per esattezza dei geopotenziali al livello di pressione di 500 hPa) previste per il 16 febbraio. Nei colori rossi via via più accesi le zone dove il campo di alta pressione sarà più forte. Si può notare come questo campo di alta pressione obblighi l’aria fredda a scorrere più a est (zone azzurre) e impedisca l’ingresso delle perturbazioni atlantiche (altra zona azzurra a ovest della Penisola Iberica).
Poi le perturbazioni nord-atlantiche cominceranno ad eroderne la struttura sul suo bordo settentrionale, con le prime saccature che sul finire della prossima settimana potrebbero raggiungere l’arco alpino.
Ma l’anticiclone non si ritirerà tanto facilmente e potrebbe tendere a ricostituirsi con una matrice azzorriana, ovvero proveniente dall’Oceano.
L’ipotesi prevalente è che fino al 20 febbraio e forse per qualche altro giorno l’anticiclone possa condizionare pesantemente il meteo sull’Europa centrale, salvo temporanei cedimenti dovuti ad abbassamenti del flusso perturbato atlantico, come potrebbe accadere attorno al 18/19 febbraio. Non si vedono invece per il momento nuove sortite di aria fredda in direzione dell’Italia. L’inverno quindi tornerà in pausa, forse definitiva, anche se a fine febbraio o anche in marzo, sorprese fredde sono tutt’altro che da escludere.