Sembra certo, la tregua avrà durata limitata
Che faccia caldo, in Estate, è appurato. Che il caldo sia intenso, può accadere. Se ci prendessimo la briga si spulciare le statistiche meteorologiche, troveremmo almeno 3-4 ondate di calore significative per stagione. Ovviamente succede che vi siano dei trimestri in cui la regola non viene rispettata, ma come si suol dire, “l’eccezione conferma la regola”. Senza andare troppo a ritroso nel tempo, potremmo citare l’Estate del 2002, una stagione ricca di temporali e temperature al di sotto della norma. O ancora la successiva, quella del 2003, ricordata da tutti come la più calda dell’ultimo secolo.
Quel che è evidente è la frequenza con cui certe configurazioni si ripresentano. Il cambio di circolazione ha fatti sì che gli scambi di calore, in senso meridiano, abbiano sostituito le correnti oceaniche. Quel flusso atlantico, da ovest verso est, che un tempo traghettava perturbazioni a intervalli regolari sulle nostre regioni, sembra quasi non esistere più. Le piogge cadevano, sì, abbondanti, ma distribuite in tempi ampi. Gli eccessi non esistevano oppure rappresentavano l’eccezione. Oggi, invece, è più facile registrare disagi, danni, i temporali giungono violenti, così le grandinate. Eventi estremi, la cui assiduità è cresciuta in modo preoccupante.
Il tempo di domani
Nelle regioni Settentrionali avverrà la rottura della canicola africana. Aria fresca oceanica, annessa ad un nucleo d’instabilità che lambirà l’arco alpino, fluirà da ovest verso est. Verranno a scontrarsi due masse d’aria diametralmente opposte e quando ciò accade si attivano imponenti moti verticali. Le celle temporalesche che si formeranno saranno ampie e persistenti, localmente cattive. Fin dal mattino vi saranno temporali su tutta la fascia alpina e prealpina settentrionale, temporali anche su Alpi Cozie, sporadici su Alpi Marittime, frequenti gli sconfinamenti verso le zone pedemontane padane, soprattutto quelle lombarde. Sempre in Lombardia non escludiamo degli excursus temporaleschi in direzione del piano. Potrebbero esservi delle grandinate e violenti colpi di vento.
Al pomeriggio trasferimento delle precipitazioni in Trentino Alto Adige, in Veneto e poi in Friuli, mente a sera qualche temporale potrebbe interessare le zone appenniniche della Liguria orientale, quelle emiliane e l’alta Toscana. Ore serali che invece proporranno un sensibile miglioramento su Piemonte e Valle d’Aosta, ove giungeranno correnti di Foehn. In nottata il miglioramento si estenderà anche alla Lombardia.
Al Centro Sud e nelle Isole il cielo sarà sereno o poco nuvoloso, la fornace africana allenterà la presa solo nelle regioni alto Tirreniche e sulla Sardegna, ove a sera giungerà il Maestrale. Venti che si disporranno da sudovest prima nei versanti medio alto tirrenici, poi anche su medio e alto Adriatico. Al Sud e in Sicilia la ventilazione sarà invece blanda e di direzione variabile.
Sabato e domenica più fresco
L’ingresso di aria più fresca e secca dai quadranti settentrionali porterà un rapido miglioramento su tutto il Nord. Al primo mattino della giornata di sabato indugeranno forti temporali in Friuli Venezia Giulia, sulla Carnia e nei settori dolomitici. Ma già a pranzo il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso su tutto il Settentrione, da segnalare qualche sporadico annuvolamento pomeridiano sempre sui rilievi alpini orientali.
Al Centro Sud e nelle Isole Maggiori prosegue la fase di bel tempo, tuttavia l’ingresso dei venti da Nord porterà un calo termico diffuso, il caldo permarrà soltanto in Puglia e nei settori ionici.
Domenica la frescura raggiungerà anche le estreme regioni Meridionali, il clima sarà gradevole su tutte le regioni. I venti si attenueranno su buona parte del Centro Nord, divenendo deboli variabili. Altrove persisterà una moderata circolazione settentrionale, che renderà i mari localmente mossi o molto mossi.
Le poche nubi ad evoluzione diurna che si svilupperanno a ridosso dei rilievi alpini risulteranno scarsamente minacciose, non è tuttavia da escludere qualche sporadico acquazzone nelle montagne dell’Alto Adige e del Veneto. Infine, probabile la formazione di qualche cumulo da bel tempo anche a ridosso delle principali cime appenniniche.
Da lunedì temperature in rialzo
L’allontanamento del nucleo instabile lascerà campo libero ad un nuovo consolidamento anticiclonico africano. Lunedì il tempo sarà bello un po’ dappertutto, permarranno poche nubi ad evoluzione diurna in prossimità dei rilievi alpini. Probabili isolati acquazzoni sul Triveneto. L’attenuazione dei venti da nord favorirà un aumento delle temperature, che riprenderanno a salire ovunque, specie nei valori massimi.
Stabilità estiva che avvolgerà le regioni del Centro Sud e le Isole anche nella giornata di martedì. Il Nord potrebbe invece essere lambito da una circolazione di aria umida oceanica, il tempo si rivelerebbe quindi variabile con probabili temporali sparsi. I fenomeni potrebbero non interessare solo le zone montane, ma anche centri abitati come Milano, Torino, Bergamo, Venezia, Verona. Qualche acquazzone potrebbe estendersi all’Appennino emiliano. Trattandosi comunque di una tendenza evolutiva, andrà confermata o eventualmente rivisitata nel corso dei prossimi aggiornamenti.