La giornata di ieri è stata davvero rovente su parte della Sicilia Orientale, con valori che hanno abbondantemente superato i 40 gradi. L’aeroporto di Catania Sigonella ha rilevato una temperatura massima di ben +43,8°C, non così distante dal record mensile di +45,2°C, stabilito esattamente vent’anni fa.
Sul siracusano e ragusano si sono rilevati picchi termici persino più elevati: su tutti spiccano i ben +44,3°C registrati dalla stazione meteo regionale di Siracusa. La palma di località più calda spetta tuttavia a Vittoria, nel ragusano, ove, secondo i dati di una stazione del Servizio Idrografico, si sono raggiunti 46 gradi.
L’intensa calura nord-africana, favorita peraltro da situazioni locali favorevoli a queste violente impennate termiche, sta concedendo una parziale tregua. L’arretramento verso sud dell’Alta Pressione sub-tropicale ha lasciato infatti campo libero ad una maggiore penetrazione, a tutte le quote, delle correnti leggermente più temperate occidentali.
Parlare di una parziale tregua appare consono, in quanto il trend termico si mantiene ancora sopra la media, nonostante le correnti settentrionali, relativamente più fresche nei bassi strati, sormontate da aria ancora relativamente calda in quota. Questo trend va avanti ormai da oltre tre settimane su quasi tutta la Penisola, se si escludono le benefiche pause fresche e temporalesche di cui ha potuto beneficiare il Nord in questa parte iniziale di Luglio.
I valori più alti quest’oggi non superano i 35 gradi, registrati sulla Sardegna Meridionale, grazie ad una debole componente secca di correnti di maestrale, con colonna d’aria compressa verso il basso dai geopotenziali nuovamente in rinforzo da sud-ovest. Le flessioni termiche maggiori hanno invece interessato la Puglia e la Sicilia, ove le temperature sono calate localmente di 8-10 gradi.
Nel contempo, un significativo miglioramento è in atto al Nord, grazie all’attenuazione delle correnti instabili sud-occidentali, sostituite da una componente d’aria più stabile proveniente da ovest, annessa all’espansione dell’ala orientale dell’Anticiclone delle Azzorre.
L’onda ciclonica, responsabile dell’instabilità dei giorni scorsi, ha portato il raggio d’azione ulteriormente verso l’Europa Centro-Orientale, anche se infiltrazioni moderatamente instabili in quota lambiscono ancora le zone orientali alpine, ove è in atto la cumulogenesi più significativa, ma senza fenomeni temporaleschi da segnalare.
Quest’evoluzione ha pertanto schiacciato un po’ più a sud il supporto caldo sub-tropicale dell’Alta Pressione, che resta tuttavia vicina e pronta a sferrare nuovi attacchi, non appena sarà sollecitata da una nuova onda depressionaria che, dalle Isole Britanniche, si sta conquistando spazio verso il Golfo di Biscaglia.
La perturbazione, collegata a questa nuova robusta area ciclonica centrata poco al largo dell’Irlanda, appare protesa dal Canale della Manica al Vicino Atlantico, mentre il ramo caldo si spinge fin su Paesi Bassi e nord della Germania. L’intera struttura subirà un lento movimento verso est, tanto che domattina il ramo freddo sarà giunto sul Golfo di Biscaglia, in prossimità delle coste francesi.
Una temporanea fase più stabile e temperata si è così avviata su tutte le nostre regioni grazie al temporaneo intervento di correnti più temperate oceaniche, con l’attenuazione dei violenti contrasti fra masse d’aria radicalmente diverse. Contrasti termici che hanno fortemente esaltato la fenomenologia temporalesca molto violenta su alcune aree del Nord.
Come già anticipato, si tratta solo di una breve pausa, in quanto la nuova perturbazione in lenta marcia verso l’Europa Occidentale comporterà la risalita dell’Alta Pressione sub-tropicale verso le regioni centro-meridionali, a partire dalle Isole Maggiori, ove verrà convogliata aria molto calda nord-africana.
Correnti più instabili sud-occidentali raggiungeranno a più riprese il Nord determinando variabilità, anche se le ultime mappe di previsione disponibili sanciscono il probabile arrivo dell’onda depressionaria atlantica fin sul cuore delle regioni settentrionali, in probabile isolamento ciclonico (cut-off), con una decisa rinfrescata che, entro martedì, si spingerà fin sull’estremo Sud.
Stando così le cose, vi sono le prospettive per un parziale colmamento della perseverante fase calda, seppure senza estremi climatici di particolare rilievo, iniziata su buona parte del Paese con la terza decade di Giugno.