L’ultimo aggiornamento indica che sono 3 i morti causati dal nubifragio che ha interessato il Veneto settentrionale stanotte.
I mass media la chiamano bomba d’acqua, ma in gergo tecnico quello che è avvenuto ieri notte in Cadore, in un’area questo periodo frequentatissima da turisti, è un nubifragio di forte intensità.
E quando in montagna, tra monti e valli piove così forte in brevissimo tempo, i torrenti straripano, i rigagnoli diventano fiumi in piena, e la fragilità del territorio produce frane.
Nella tarda serata di ieri, un violentissimo temporale ha interessato il settore nord della provincia di Belluno, e di pioggia ne dev’essere caduta davvero tanta, così che in alcuni piccoli centri urbani è stato suggerito di trovare riparo nei piani alti delle case.
A Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, Auronzo, Borca e la Valle del Boite, le situazioni più delicate, e anche la famosa Cortina è isolata per smottamenti e frane sulla strada, ed è raggiungibile con difficoltà solo da Misurina.
Per coloro che si trovano in zona, o debbono raggiungere tali aree, prima di usare l’auto è suggerito di prendere informazioni.