METEO MOVIMENTATO – Si chiude una settimana nella quale se ne sono viste un po’ di tutti i colori: prima il caldo eccezionale di stampo estivo con cui si è chiuso aprile, poi un peggioramento a suon di temporali che ha inferito su alcune aree del Centro-Nord attraverso il proliferare dell’instabilità atmosfera. Il Mediterraneo Centrale si trova infatti nel canale di confluenza fra una saccatura indebolita, che lentamente avanza dall’Europa Occidentale, ed un promontorio anticiclonico africano, spostandosi leggermente verso est. I contrasti termici che si innescano nell’incontro di masse d’aria differente generano una situazione congeniale all’instabilità, da cui sono derivati anche i fenomeni temporaleschi estremi che nella giornata del 3 maggio hanno flagellato parte della Val Padana.
ACQUAZZONI ISOLATI – La giornata odierna di sabato ha prospettato una relativa tregua, dopo i mostruosi temporali di venerdì: non sono mancati acquazzoni, ma derivanti da sistemi temporaleschi meno violenti, principalmente sulle aree appenniniche del versante adriatico (sconfinamenti anche sulle coste abruzzesi) e in forma più isolata su alcune zone alpine. Il meteo appare invece peggiore sulle Isole, dove sono sopraggiunte masse d’aria più instabili in scorrimento sul Mediterraneo, che hanno favorito lo sviluppo di nuvolosità associata a rovesci e temporali non solo sulle zone di terraferma, ma anche in mare aperto. In Sardegna, sul nuorese, si sono avute anche forti grandinate. La prevalenza di scenari soleggiati ha contribuito a mantenere le temperature diurne su valori relativamente alti, con punte di quasi 30 gradi al Sud.