L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un peggioramento del tempo dovuto ad una debole saccatura proveniente dal vicino Atlantico, accompagnata da un lieve calo termico avvertibile soprattutto al Centro Nord in concomitanza delle precipitazioni temporalesche previste per il weekend.
L’elemento saliente a medio termine.
A seguire, l’intensa attività depressionaria in prossimità dell’Islanda, potrebbe ancora una volta prediligere vie prossime alla Penisola Iberica, consegnandoci, ad inizio della nuova settimana, un progressivo rialzo termico oltre le media stagionali. Non si tratterebbe tuttavia di un’ondata di caldo come quella avuta a fine giugno, ma si confermerebbe un trend votato alle frequenti incursioni Nord Africane.
L’elemento saliente a lungo termine.
Le varie onde atlantiche, nel loro movimento da Ovest verso Est, potrebbero avvicendarsi alla gobba Nord Africana, portando un nuovo calo termico sulle nostre regioni.
Il trend a lungo termine:
Un’alta pressione delle Azzorre in leggera espansione verso Est potrebbe appunto favorire lo scivolamento delle ondulazioni delle correnti atlantiche verso il Mediterraneo Centro occidentale, consegnandoci in tal modo una nuova flessione delle temperature per via delle correnti che andrebbero a disporsi prevalentemente da Ovest-Nordovest. Tornerebbero intensi temporali lungo l’arco alpino, meno forti sull’Appennino centro settentrionale.
Elementi di incertezza: Sembra una tendenza consolidata nel corso dei vari aggiornamenti proposti, tuttavia la configurazione descritta potrebbe essere sempre passibile di cambiamenti tali da apportare sostanziali variazioni del tempo sulla nostra Penisola. Non è difatti da escludere nè una nuova ondata di caldo attorno a metà mese, nè tanto meno la possibilità che l’ultima decade del mese si apra all’insegna del tempo instabile.
Fattori di normalità climatica:
Ancora una volta dobbiamo ribadire quanto sia complicato, talora impossibile, parlare di normalità estiva in una stagione che vede un ritorno del gran caldo per periodi di tempo piuttosto prolungati.
Innegabile pertanto il mutamento climatico che affligge l’intero Continente Europeo, in questo caso il bacino del Mediterraneo, laddove l’alta delle Azzorre rappresenta oramai un lontano ricordo.
Focus: evoluzione sino al 16 luglio 2006
Da quanto finora esposto possiamo focalizzare l’attenzione sul ritorno del caldo su molte delle nostre regioni nel periodo d’osservazione considerato.
Temperature pertanto attese in crescita specie al Sud e al Centro, mentre al Nord l’aumento potrebbe rivelarsi leggermente più contenuto per la maggiore influenza delle correnti atlantiche dirette sull’Europa Centro settentrionale. Non mancherebbero quindi i temporali sulle Alpi, mentre sul resto del Paese il tempo si mostrerebbe stabile.
Evoluzione sino al 21 luglio 2006
La settimana successiva potrebbe invece portare un rientro nella soglia della normalità termica, anche al Centro e parzialmente al Sud, grazie all’arrivo di correnti occidentali che favorirebbero un allontanamento del gran caldo. Non è da escludere il ritorno dei temporali anche sui rilievi del Centro, lato Tirrenico ed Adriatico.
In conclusione.
In questi ultimi giorni leggiamo di proiezioni stagionali che indicano caldo e assenza di precipitazioni sulla nostra Penisola. Una tendenza che pare trovare conferme almeno fin verso l’ultima decade del mese di luglio. Tuttavia niente esclude che il proseguo della stagione possa poi riservare sorprese diametralmente opposte.