La terza perturbazione:
forse è superfluo ribadirlo, perché si tratta di un concetto espresso più volte, ma prescindendo dall’origine l’attuale peggioramento avrà risvolti ben diversi dai precedenti. Su alcune regioni pioverà tanto, su altre meno, su altre nulla. Ed è questa la differenza sostanziale. Le prime due perturbazioni sfociarono in gocce fredde persistenti, che arrecheranno condizioni di maltempo persistente e localmente violento. Stavolta, al contrario, il fronte perturbato scivolerà sulla spalla orientale dell’Anticiclone e si dirigerà rapidamente sui Balcani.
Tornerà l’Anticiclone:
un’altra differenza sostanziale rispetto al passato è che stavolta l’Alta Pressione è rimasta a pochi passi dall’Italia. Non c’è stato alcun cedimento, piuttosto uno spostamento in direzione ovest che ha consentito l’inserimento del fronte perturbato. Una simile configurazione non può far altro che ripristinare condizioni di stabilità in poco tempo.
Parliamo di Nadine:
ultimamente avrete letto alcune notizie riguardanti l’ex Uragano Nadine, in particolare è comparso un articolo scritto dal collega Meloni nel quale si analizzavano eventuali ripercussioni sul tempo in Italia. Or bene, riprendiamo quell’analisi perché è certo che i risvolti ci saranno. E sapete quali? Il ritorno dell’Anticiclone Africano. Purtroppo, dirigendosi sulle Azzorre, il Ciclone transiterà in quella porzione d’Atlantico che ha costituito la spina nel fianco dell’estate. In calo di pressione a quelle latitudini non farà altro che sospingere l’Alta Subtropicale verso l’Italia. Tra l’altro, secondo i più autorevoli modelli, una saccatura atlantica potrebbe agganciare Nadine complicando ulteriormente la situazione.
Appendice d’estate:
la rimonta anticiclonica non farà altro che far affluire aria caldo-umida di natura africana verso le nostre regioni. Ma vanno fatte delle distinzioni. Al sud e nelle Isole prevarrà il sole, soffierà lo Scirocco e le temperature potranno raggiungere punte di 33-34°C. Il caldo si avvertirà su parte del centro, soprattutto nelle valli interne delle tirreniche. Al nord, invece, avremo più nubi e qualche debole pioggia, ma per i dettagli vi rimandiamo ai paragrafi successivi.
Da un eccesso all’altro:
che dire se non che ogni giorno che passa si conferma l’estremizzazione climatica enunciata più volte? Le precedenti perturbazioni hanno arrecato, su diverse regioni, precipitazioni superiori alla norma. Ciononstante non è servito, o è servito soltanto in parte, a placare la drammatica siccità che persiste da circa un anno. Le temperature hanno avuto un andamento altalenante: s’è passati dal fresco al caldo, poi di nuovo al fresco ed ora tornerà il caldo. Ma stavolta il rialzo potrebbe risultare consistente, consegnandoci valori superiori alla norma anche di 7-8 gradi.
Il futuro:
nel precedente editoriale si parlò di porta atlantica aperta. Osservando le proiezioni a lungo termine, notiamo come i due principali modelli dipingono scenari differenti: GFS propende per una prosecuzione della stabilità sino a fine mese, pur confermando significativi cambiamenti barici a livello Atlantico; ECMWF, invece, ci mostra l’ingresso di un’ampia saccatura atlantica dalla prossima settimana. Chi avrà ragione? A nostro avviso molto dipenderà da come evolverà Nadine.
Focus: evoluzione sino al 02 ottobre 2012
Il peggioramento sta interessando le regioni centro settentrionali, giovedì avremo delle piogge nelle regioni adriatiche e meridionali ma con tendenza a rapida attenuazione nel pomeriggio/sera. Le temperature, sotto incalzanti venti settentrionali, registreranno una diminuzione. Diminuzione che si interromperà venerdì, quando l’Alta Pressione si riaffaccerà con convinzione ripristinando condizioni di bel tempo. Da sabato comincerà ad affluire aria calda dal nord Africa e dopo aver raggiunto la Sardegna si estenderà alla Sicilia, al sud e parte del centro Italia. Il rialzo termico interesserà tutto il paese, dove registreremo temperature ben superiori alla norma. Scenario che ci accompagnerà sino a metà della prossima settimana, tuttavia va specificato che al nord e in Toscana avremo un tempo più umido, a tratti nuvoloso e con possibilità di qualche piovasco.
Nell’ultima settimana di settembre assisteremo all’isolamento di un’ampia struttura ciclonica, di origine atlantica, tra l’Islanda e le Isole Britanniche. Non escludiamo che possa ricevere apporti d’aria fredda provenienti dall’Artico, con conseguente intensificazione dell’azione depressionaria. E’ probabile che parte della saccatura si estende a sud, indebolendo la struttura anticiclonica anche in Italia. C’è da capire se avremo un ingresso perturbato consistente, o piuttosto una parziale influenza.
Evoluzione sino al 07 ottobre 2012
La prima settimana di ottobre, al contrario, potrebbe rappresentare il punto di svolta. Sembra infatti che l’Atlantico abbia tutta l’intenzione di consegnarci nelle mani dell’autunno, innescando una fase instabile/perturbata di un certo spessore.
In conclusione.
Si conferma l’assunto per cui settembre è un mese tipicamente equinoziale, capace di alternare fasi di maltempo ad appendici estive più o meno durature.