Parentesi Russa all’epilogo, fase Atlantica alle porte. Avremmo potuto utilizzare una frese di tal genere per sintetizzare in pochi termini l’evoluzione meteorologica settimanale. Ma è bene focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti, senz’altro non trascurabili. Anzitutto il gelo. E’ stato intenso e ancora oggi vi saranno varie località del Nord che registreranno valori negativi. Da qui le nevicate che in qualche tratto della Val Padana potrebbero rivelarsi veramente consistenti e disagevoli. Il freddo, senza dubbio intenso, abbandonerà gradualmente le restanti regioni, scalzato da un flusso di aria particolarmente mite proveniente dai quadranti meridionali.
Oggi, tra l’altro, assisteremo ad un progressivo aumento della nuvolosità che annuncerà il transito di una perturbazione, i cui effetti, come detto, si manifesteranno al Nord ma anche sulle Centrali tirreniche e la Sardegna. Quel che più impressiona non è tanto il peggioramento fine a sé stesso, quanto il repentino aumento delle temperature. Si passerà da valori eccezionalmente bassi a valori che più che invernali avranno il sapore in un Autunno tardivo. Così ecco che la neve si trasferirà verso le alte quote delle Alpi, mentre quella caduta a quote più basse verrà sciolta e potrebbero manifestarsi dei problemi legati alla tenuta dei corsi d’acqua. Perché oltre allo scioglimento del manto bianco arriveranno le piogge e nei prossimi giorni risulteranno in qualche circostanza veramente copiose.
Il maltempo dovrebbe diventare diffuso a cavallo tra Natale e Santo Stefano. Prepariamo gli ombrelli perché ce ne sarà davvero necessità. Si inizierà il 25, con l’azione di una vasta perturbazione atlantica che porterà frequenti precipitazioni da ovest verso est. Vi saranno piogge e rovesci, e i fenomeni potrebbero risultare piuttosto vivaci sulle regioni Settentrionali e le Centrali tirreniche. La neve cadrà copiosissima sulle Alpi per la gioia dei tanti vacanzieri che affolleranno le località sciistiche. Non farà freddo, questo è certo, soprattutto al Centro Sud e nelle Isole ove avremo venti meridionali tra il moderato e il forte.
Il 26, giorno di Santo Stefano, avremo un calo delle temperature causato da correnti provenienti da N/NE che seguiranno l’allontanamento della perturbazione. Gli ombrelli serviranno nelle regioni Adriatiche e al Sud, mentre sul resto del Paese si affacceranno delle schiarite che riporteranno qualche occhiata di sole.
Ma prima di giungere al Natale, che in fondo è la fase saliente settimanale, dovremo attraversare un avvio di settimana all’insegna del tempo incerto.
Domani, ad esempio, altra giornata di intenso maltempo sul Nord. Non tanto in mattinata, quando avremo anche qualche spazio di sole, quanto dal pomeriggio. Da questo momento le precipitazioni diverranno diffuse e consistenti, sia al Nordovest che al Nordest. L’unica zona che potrebbe rimanere un po’ in ombra pluviometrica sembra essere la Romagna. Considerato che aumenteranno le temperature, la neve si concentrerà principalmente su Alpi e Prealpi e cadrà ancora a bassa quota. Attenzione però, anche oggi si conferma la possibilità di qualche altra fioccata nelle aree pianeggianti padane della Lombardia e del Piemonte. Sul resto d’Italia vi saranno piogge e rovesci nei versanti tirrenici, qualche piovasco in Puglia e occasionalmente nell’entroterra appenninico delle regioni Adriatiche.
Mercoledì, invece, ci sarà una tregua. L’intervallo tra una perturbazione e la successiva lascerà in dote una vivace variabilità, ma in qualche area vi potranno essere residui fenomeni. Ad esempio sul Friuli e le Alpi occidentali al mattino, oppure sulla Calabria nel corso della sera. E si giunge così alla Vigilia Natalizia. Ecco giungere la nuova perturbazione, quella che poi ci interesserà a Natale. Interesserà prima il Nord, causando un severo peggioramento con associate forti precipitazioni. Sulle Alpi cadranno abbondantissime nevicate, rendendo decisamente fiabeschi i paesaggi natalizi. Pioverà un po’ anche sulla Sardegna, nel Lazio e sull’Umbria, mentre in Toscana il maltempo potrebbe mostrarsi più deciso. Sul resto d’Italia nubi in aumento ma per le precipitazioni si dovrà ancora attendere.