Gli effetti del peggioramento:
la perturbazione ha avuto il merito d’interrompere quella che altrimenti avrebbe rischiato di diventare un’ondata di caldo senza soluzione di continuità. E’ arrivato il fresco e le temperature, dopo un sopra media estenuante, hanno registrato un’anomalia negativa. Poi ci son state le piogge, che certo non servono ad interrompere la siccità, ma che almeno hanno dato un po’ di respiro ad una terra arsa dal sole.
Il rivescio della medaglia:
se è vero che piogge e fresco sono aspetti non trascurabili, è altrettanto vero che l’entità dei fenomeni conferma l’estremizzazione climatica dell’ultimo decennio. Probabilmente non ci sono stati tutti quei nubifragi che indicavano i Modelli – fortunatamente, diciamo noi – ma qualcuno si è comunque verificato. Come si sono verificate le grandinate, che nel comparto agricolo vanno ad aggravare una situazione resa insostenibili dalla siccità. Insomma, va bene le piogge, ma sarebbe preferibile avere qualche perturbazione atlantica piuttosto che saccature artiche.
L’estate rialza la testa:
era impensabile pensare che il maltempo potesse durare a lungo, dopotutto siamo nel clou dell’Estate e la prevalenza anticiclonica è statisticamente preponderante. E così, passata la “buriana”, ci vediamo costretti a commentare l’ennesima incursione dell’Anticiclone Africano. Un tocca sana per la saluta stagionale, un po’ meno per le nostre membra già abbondantemente provate dal caldo precedente.
Temperature in forte rialzo:
nel corso dello scorso editoriale parlammo dell’altalena termica, ipotizzando una rinfrescata dopo l’ennesimo picco di caldo.Sul picco non ci son dubbi, sulla rinfrescata molti. Nel weekend, per intenderci, le temperature registreranno un rialzo nell’ordine dei 10-12 gradi al centro sud e nelle isole, dai 5 agli 8 gradi nelle regioni settentrionali. Significa che il termometro potrebbe raggiungere, nuovamente, i 40°C. O persino superarli. Poi tornerà l’afa, che determinerà condizioni di disagio in Val Padana e sulle coste.
E l’Atlantico?:
la indicammo quale eventuale via d’uscita. E in effetti è l’unica fonte di speranza, perché quell’ampia depressione Britannica – che approfondendosi in Atlantico sarà responsabile della rimonta anticiclonica – potrebbe comunque riuscire a distendersi verso sud. Riteniamo probabile un coinvolgimento delle Alpi, senza escludere sconfinamenti temporaleschi in Val Padana, ma se analizziamo le proiezioni termiche notiamo – ai primi d’Agosto – una diminuzione delle temperature con un ritorno verso valori più consoni al periodo.
Focus: evoluzione sino al 07 agosto 2012
Le condizioni meteo volgeranno al bello, ma giovedì ci sarà spazio per qualche altro temporale sui principali comprensori montuosi. Si profila un weekend rovente, in particolare nelle regioni meridionali e insulari a causa di temperature che come detto raggiungeranno punte di 40°C. Caldo che si farà sentire anche nelle altre regioni, anche perché l’afa ci farà percepire valori termici più alti. Solamente le Alpi riceveranno apporti instabili significativi, quindi dei temporali che perlomeno allevieranno la calura diurna.
L’Anticiclone Africano potrebbe accompagnarci anche nella prima settimana di Agosto, pur senza escludere un parziale coinvolgimento delle regioni settentrionali ad opera del flusso perturbato oceanico.
Evoluzione sino al 12 agosto 2012
Il graduale abbassamento delle perturbazioni potrebbe determinare l’inserimento delle correnti più fresche da ovest, sin sul centro Italia e in seguito nelle regioni Meridionali. Un’azione rinfrescante che dovrebbe portare le temperature su valori più accettabili, probabilmente prossimi alle medie stagionali.
In conclusione.
Si sperava nell’addio dell’Anticiclone Africano, invece no. Lo ritroveremo molto presto e a questo punto la speranza è che la fiammata si risolva nell’arco di pochi giorni.