Abbiamo più volte menzionato, nel corso dei vari editoriali, le maggiori difficoltà che possono incontrare le colture nel periodo estivo. Tuttavia preme ricordare come quello in essere rappresenti la fase più calda dell’anno. Durante la quale l’irrigazione assume un ruolo di vitale importanza affinché la raccolta avvenga senza rischi di perdite sensibili.
Rammentiamo difatti come molti cerali coltivati nei mesi passati siano in fase di completamento della raccolta, così come si sta procedendo allo sfalcio degli erbai. Ecco allora spiegata l’importanza del giusto apporto idrico e nutrizionale per far sì che le colture presenti in pieno campo possano ovviare alle avverse condizioni climatiche.
Volgendo lo sguardo al prossimo periodo di previsione, come accennato in fase titolare, è previsto un ritorno del gran caldo su tutte le regioni. Causa l’alta pressione di origine Nord africana che piloterà masse d’aria assai calda dall’entroterra africano appunto, laddove si raggiungono i picchi termici massimi dell’intera annata.
E se in una prima fase si dovrà fare i conti col caldo torrido, successivamente si registrerà un cospicuo aumento dei valori di umidità relativa dell’aria. Elementi che destano preoccupazione anche in campo agricolo. Gli alti tassi di umidità e le elevate temperature segnano infatti quelle condizioni ideali alla proliferazione di agenti patogeni di diversa natura: da quelli fungini agli insetti nemici specifici delle diverse specie o addirittura varietà.
A tutto ciò và peraltro aggiunto il fatto che in questo periodo dell’anno iniziano le lavorazioni del terreno agricolo per la preparazione dei cosiddetti letti di semina, sia per le colture autunnali che per quelle intercalari. Lavorazioni del suolo che risentono in maniera determinante delle condizioni atmosferiche. In un precedente editoriale ricordammo infatti che, affinché gli organi di lavoro non incontrino difficoltà, vi deve essere un giusto grado di umidità del suolo. Quello che fa si che il terreno possa essere definito in “tempera”.
E proprio nella preparazione dei letti di semina è giusto prestare attenzione all’utilizzo corretto di eventuali diserbanti, prodotti utili all’eliminazione delle erbe infestanti che potrebbero svolgere un ruolo concorrenziale negativo nell’adattamento dei semi appena piantati. Tuttavia è bene osservare con attenzione il presidio utilizzato, affinché sia possibile evitare pratiche agronomiche successive per smaltire dannosi accumuli di prodotto. Tossico o nocivo alle stesse piante coltivate (e successivamente al consumatore finale) qualora non vengano rispettati tutti i parametri e le precauzioni dettate dall’utilizzo degli stessi.