L’ìsola di Sahalin, nell’estremo oriente russo, è stata investita venerdì e sabato da un autentico ciclone di neve, che ha provocato mastodontici blizzards con raffiche di vento sino a 80 km/h. L’acuta fase di maltempo ha causato l’interruzione dei collegamenti con Russia, Corea del Sud, Giappone e Cina. Chiusi i principali porti, nella capitale Yuzhno-Sakhalinsk l’aeroporto è paralizzato già da venerdì 22. Sabato, la tempesta si è estesa anche alle isole Curili.
Gran gelo tra i monti della Turchia orientale sabato. Le temperature minime di -22,5°C a Kars e -21,4°C a Erzurum sono state molto inferiori ai valori medi di febbraio, rispettivamente pari a -13,7° e -10,5°C per queste due città. Notevoli anche le minime di -17,2°C a Kayseri e -16,9°C ad Erzincan.
Il caldo si è fatto sentire sabato 23 febbraio in Spagna, dove nei Paesi Baschi, complice il foehn, si sono raggiunti i 25°C a Bilbao. Ma la temperatura è stata elevata in quasi tutto il Paese, con 22,6°C a San Seabastian, 22,4°C a La Coruna, 22,2°C a Oviedo, 20,8°C a Tortosa, 18,6°C a Saragozza e 17,2°C a Madrid/Barajas. Le correnti meridionali che hanno annunciato una perturbazione (in azione sull’Andalusia, dove infatti le temperature massime sono state relativamente più basse) si sono presentate con venti di foehn sulle coste settentrionali e sulle pendici settentrionali della Cordigliera Cantabrica.
L’ondata di caldo ha interessato anche la Francia, dove sabato si sono diffusamente superati i 20°C sulla parte centrale e meridionale del paese (Dax 21,2°C, Cazaux 21,1°C, Mont-de-Marsan 20,8°C, Bergerac e Biarritz 20,5°C), tutto questo in febbraio, mese rigorosamente invernale per queste località. Fra le zone più fresche la Corsica con 15°/16°C di massima sulle coste. A causare la fase calda sono i venti da sud, attivati dalla medesima depressione di cui abbiamo parlato a proposito del caldo in Spagna.
Vento forte nel nord della Germania sabato. Ai 1142 metri del Brocken le raffiche hanno raggiunto i 137 km/h. In pianura, raffiche fino a 133 km/h a Kap Arkona e a 126 km/h a Kiel.
Sabato i “resti” del ciclone Hondo si sono riorganizzati nell’Oceano Indiano Meridionale, per cui la tempesta ha ripreso forza, ritornando allo “status” di “tropical storm”. Alle 12 GMT Hondo era centrata a 20,4°S 55,8°E, meno di 200 miglia a est-nordest dell’isola della Reunion. Il vento sostenuto soffiava fino a 83 km/h (raffiche fino a 100 km/h) e la tempesta si muoveva verso sudovest a 14 km/h. La tempesta, che continuerà a muoversi verso sudovest, appare però già in fase di indebolimento, tuttavia potrebbe portare piogge intense sulla Reunion domenica, in particolare nel nord e nell’est dell’isola. Tra le 4 e le 16 GMT, ora locale, di sabato sono già caduti 194 mm a Gite de Bellecombe.
Molto caldo anche sabato 23 febbraio in Senegal, con diverse località che hanno registrato massime oltre i 39°C. Segnaliamo questi valori: Kolda 41,0°C, Saint-Louis 41,0°C, Kaolack 40,4°C, Kedougou 40,1°C, Tambacounda 40,0°C, Diourbel 39,6°C. 37,3°, 32,2°, 36,7°C la media delle massime di febbraio di Kolda, Saint-Louis e Tambacounda.
Emergenza nazionale in Ecuador. Forti piogge interessano il paese da circa un mese, ma se fino a pochi giorni fa erano soltanto alcune zone ad essere interessate da frane e allagamenti, ora l’allarme riguarda tutte le 22 provincie del paese. Secondo le stime ufficiali del governo sono più di 50000 le persone che hanno perso la propria abitazione. Purtroppo dall’inizio di gennaio sono state accertate 12 vittime. La prima necessità è quella di aiutare la popolazione ad abbandonare quelle abitazioni isolate dall’acqua e che potrebbero aver subito pesanti danni strutturali. Per le operazioni di soccorso alle popolazioni e il ripristino delle infrastrutture danneggiate è sceso in campo l’esercito.