Il tifone Tokage lo scorso sabato pomeriggio, ora EDT, era localizzato circa 420 miglia a sud/sudest di Naha, Okinawa (Giappone). La tempesta era accompagnata da venti sostenuti di circa 130 miglia orarie e si muoveva verso ovest-nordovest a 12 miglia orarie. I bollettini emessi sabato indicavano la elevata probabilità che il tifone interessasse le isole Ryukyu, fra le quali appunto Okinawa, nei primi giorni di questa settimana, portando poi piogge intense e forti venti in larga parte del Giappone a metà settimana.
Alle 12 GMT di lunedì 18 ottobre il tifone, classificato di categoria 2,con una pressione centrale di 949 hpa, era ormai circa 400 km a sudovest di Okinawa, a 23°N 126,9°E, accompagnato da venti intorno 95 nodi (175 km/h), con raffiche a 115 nodi (210 km/h) e altezza onde di 13 metri. La direzione di spostamento era verso nord, alla velocità di 10 nodi.
Per le 12 GMT del 19 ottobre si prevedeva che il centro si trovasse a 26,6°N 127,5°E, con venti sostenuti a 75 nodi, quindi in attenuazione (retrocedendo così il tifone alla categoria 1). Intorno alle 0 GMT del 20 ottobre si prevedeva che il tifone, centrato a 30,1°N 130,2°E, iniziasse a interessare il sud del Giappone (Kyushu, Shikoku), con venti ulteriormente calati di intensità (65 nodi), per poi attraversare tutto il paese da SW a NE durante la giornata del 20 ottobre.
Per le 12 GMT del 20 ottobre esso dovrebbe essere retrocesso a “tropical storm”, con venti sui 55 nodi, coordinate del centro 34,2°N 134,4°E (dalle parti di Osaka quindi) e pressione centrale, alle 18 GMT dello stesso giorno, salita a 970 hpa. Il 21 ottobre, alle 18 GMT, esso dovrebbe essere centrato a 41,7°N 143,5°E, con venti a “soli” 35 nodi, in procinto di diventare una depressione extratropicale.
La cronaca del 18 ottobre ci parla già di pioggia continua alla stazione di Naha, su Okinawa, con venti prima da ENE poi da E, per molte ore intorno a 20 mph, in rinforzo a 26 mph (con raffiche di 45 mph, ovvero 39 nodi) dalle 17 GMT, e pressione scesa dai 1000 hpa delle 3 GMT ai 986 hpa delle 19 GMT
Parliamo anche di Nock-Ten, ancora tempesta tropicale sabato sera, quando si trovava 575 miglia a est di Guam, nella parte ovest del Pacifico Occidentale. A quel momento la tempesta si muoveva verso ovest a 8 mph, con venti sostenuti intorno 70 mph. Le previsioni indicavano un ulteriore rinforzo, con “promozione” a tifone lunedì 18 ottobre, e una traiettoria che doveva portare la tempesta a passare vicino a Guam a metà settimana.
Alle 15 GMT del 18 ottobre Nock-Ten era effettivamente diventato un tifone, di categoria 1, in previsione di rinforzare a categoria 2 poi alla 3 nelle successive 36-48 ore. All’ora indicata il tifone era centrato a 10,1°N 150,9°E, con pressione centrale 958 hpa, venti sostenuti a 85 nodi e raffiche a 105 nodi, con altezza onde di 7 metri. Nock-Ten si spostava verso SW alla velocità di 8 nodi.
Per le 12 GMT del 19 ottobre la previsione vedeva Nock-Ten centrato a 10,4°N 149,5°E, promosso alla categoria 2, con venti sostenuti di 95 nodi e pressione centrale (alle 18) di 955 hpa, mentre per le 12 GMT del 20 ottobre esso dovrebbe portarsi a 13,8°N 143°E, con venti a 110 nodi (categoria 3), a quel punto diretto verso WNW.
Dovrebbe essere proprio intorno alle 12 del 20 il momento “topico” per Nock-Ten, che da quel momento si prevede inizi a indebolirsi, anche per il fatto di transitare su acque relativamente raffreddate dal recente passaggio di Tokage, per portarsi, con venti sempre comunque a 100 nodi, a 16,2°N 139,3°E, alle 12 GMT del 21 ottobre.