Guardiamo l’immagine satellitare. La configurazione barica, ossia la disposizione in Europa delle Alte e delle Basse Pressione, sembra tornata la stessa dei mesi scorsi: troviamo una struttura perturbata a ridosso del Regno Unito, un’altra defilata sul Mar Nero e un’area anticiclonica nel cuore del Mediterraneo. La struttura altopressoria è quella Africana, ma va specificato che la parte più coriacea è relegata nell’entroterra Algerino.
I sistemi nuvolosi stanno forzando il promontorio sul settore nord, ovvero tra la Francia – dove s’è formata una linea temporalesca molto intensa – e la Penisola Iberica. Le nubi avanzano in direzione ovest e riusciranno a raggiungere l’arco alpino. Le precipitazioni saranno più vivaci in Svizzera e Austria, ma alcuni temporali riusciranno a sconfinare verso il versante meridionale. Verranno coinvolte le montagne del Piemonte, della Valle d’Aosta, l’alta Valtellina e molto probabilmente anche il Trentino Alto Adige.
Nelle regioni meridionali, dove anche ieri soffiava un forte vento da nord, è andata via la poca nuvolosità che provocava localmente condizioni di variabilità. Durante il pomeriggio, se le proiezioni verranno rispettate, potrebbero formarsi un po’ di cumuli sui rilievi dell’Appennino Calabro e sul massiccio Etneo. Su quest’ultimo non è neppure da escludere la possibilità di occasionali scrosci di pioggia.
Come sottolineato in apertura, tra oggi e domani tornerà un po’ di caldo. Le temperature, in rialzo su tutte le regioni, potranno raggiungere punte di 33-34°C nelle zone interne delle isole maggiori e nelle valli appenniniche delle centrali tirreniche. Ma sarà un caldo ben più sopportabile dei giorni scorsi, perché i tassi di umidità relativa resteranno contenuti favorendo un clima molto secco e gradevole soprattutto di sera e durante la notte.
Segnaliamo, infine, una residua ventilazione settentrionale sul basso Adriatico, nel Canale d’Otranto e sullo Ionio, con mari che resteranno mossi o molto mossi.