Nell’Oceano Indiano, è ormai approdato sulle coste dello stato indiano dell’Orissa il pericoloso tifone Phailin. Alle 12 GMT di sabato la tempesta era un “categoria 4”, accompagnato da venti sostenuti fino a 220 km-/h, centrato a 18,7°N 85,3°E. Poche ore dopo vi è stato il “landfall” presso Gobalpur. Già molto abbondanti sabato le piogge a Bhubaneswar, con 149 mm tra le 3 e le 18 GMT. 500 mila persone sono state evacuate per l’elevato rischio nell’area, per i forti venti, le piogge torrenziali e la “storm surge” sulle aree costiere.
Le Filippine fanno però notizia soprattutto per le piogge torrenziali che sono cadute nella parte nord dell’arcipelago, in particolare sull’isola di Luzon, tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre, con il passaggio del tifone Nari. Tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 146 mm a Cabanatuan, 134 a Clark, 112 a Casiguran, 98 a Subic Bay, 82 al Ninoy Aquino Airport, 80 a Tanay, 73 ad Ambulong e Science Garden. Nelle 24 ore precedenti, 69 mm a Daet, 63 a Baler Radar, 61 a Casiguran.
Nari, dopo aver impattato sulla costa est di Luzon come tifone di categoria 3 e avere attraversato l’isola da est a ovest indebolendosi e scendendo alla categoria 2, alle 12 GMT di sabato era centrato nel Mar Cinese Meridionale, a 15,2°N 116,9°E, ancora categoria 2, accompagnato da venti sostenuti a 155 km/h. La tempesta si muove verso ovest e secondo le previsioni dovrebbe impattare, sempre come tifone di categoria 2, sulle coste del Vietnam centrale intorno alle 12 GMT di lunedì 14 ottobre.
Ma non è finita qui, perché un nuovo tifone, Wipha, è già attivo nel Pacifico, e tra qualche giorno potrebbe raggiungere il Giappone.