il tifone Jelawat si è abbattuto sabato 29 settembre sull’isola Okinawa e le altre Ryukyu centro-settentrionali , per poi portarsi verso la prefettura di Kagoshima, sull’isola di Kyushu. Almeno 50 persone sono rimaste ferite, mentre 271.400 famiglie sono rimaste senza energia elettrica. Pur avendo perso parte della sua forza, il ciclone è rimasto comunque molto violento, nell’impatto su Okinawa le raffiche di vento hanno superato i 100 km/h. Non sono comunque stati segnalati gravi danni. Domenica Jelewat si è spostato, ormai declassato a Tropical Storm, verso Shikoku e la parte meridionale di Honshu, la principale isola del Paese. Tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 342 mm di pioggia a Kumejima (199 dei quali in sole 6 ore, tra le 18 e le 24 GMT di venerdì), 310 a Naze, 175 a Okinoerabu, 167 a Yakushima, 124 a Miyakojima, 114 a Tanegashima, 92 a Nago, 86 a Naha, 74 a Miyazaki, 59 a Kagoshima (le ultime due stazioni a Shikoku, le altre sulle Ryukyu). Nelle 24 ore successive,Tsu 155 mm, Tokushima 143, Maizuru 98, Nagoya 93, Miyazaki 74, Osaka 67, Takamatsu 62, Kochi 59.
Dopo le alluvioni di venerdì in Andalusia e Murcia e della notte tra venerdì e sabato nella Comunidad de Valencia, ha piovuto intensamente sabato in Catalogna e nel sud della Francia, ma con intensità forse un po’ inferiore alle attese e comunque molto minore di quella registrata poche ore prima nelle regioni spagnole più meridionali. In Spagna, le stazioni più piovose di sabato 29, tutte catalane, sono state Sant Hilari (Girona) 98 mm, Caldes de Montbui (Barcellona) 86, Tarragona 81, Vilassar de Dalt (Barcellona) 72, Sitges (Barcellona) 71, Reus (Tarragona) 69. 61 mm a Barcellona/Museo Maritimo. Nelle stazioni WMO della Francia, tra le 0 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, Sete 67 mm, Montpellier 45, Leucate 44, Cap Bear 43, Nimes/Garons 42, Tolone 39, Carcassonne 34. Fra le stazioni regionali spiccano, fra i dati di sabato, i 156 mm di Luc-sur-Orbieu e i 90 di Narbonne (entrambi nell’Aude), seguiti dagli 81 mm di Mosset (nei Pirenei Orientali).
In alcune zone del Texas, tra il 27 e il 29 settembre vi sono state piogge molto intense, tanto che non poche località hanno registrato in questi tre giorni accumuli superiori a quelli dell’intero anno 2011, un anno peraltro molto secco. Specialmente nel centro-sud dello stato le piogge dei tre giorni citati, in parte dovute ai “resti” della TS Norman, sono state davvero notevoli, con vaste aree che hanno ricevuto tra i 50 e i 180 mm di pioggia. Queste gli accumuli tra il 27 e il 29 settembre delle stazioni che hanno superato il dato dell’intero 2011 (riportato tra parentesi): Terlingua 86 mm (33), Midland Aws 148 mm (100), Midland Airpark 106 mm (79), Big Spring 121 mm (101), Odessa 131 mm (117). Altre stazioni hanno invece solo avvicinato il totale del 2011: Bakersfield 80 mm (89), Fort Stockton 59 mm (70), Wink 40 mm (49), San Angelo 148 mm (235). 180 mm sono caduti tra il 27 e il 29 settembre ad Abilene, che nel 2011 ha raccolto in tutto 428 mm.
Prima nevicata con accumulo (tra l’altro modestissimo, solo 1 cm) venerdì 28 settembre, a Eureka, avamposto a quasi 80°N nell’Artico Canadese, dove in genere la prima neve cade a fine agosto. Per tutto settembre, questa stazione ha fatto registrate temperature 10°-15°C superiori alle medie, anche sabato 29 gli estremi sono stati -5,1°/-2,9°C, a fronte di medie mensili -11,4°/-5,5°C (le medie dell’ultima decade sono di un paio di gradi più basse). Settembre è stato solo poco più freddo nell’altra stazione “estrema” del Canada, ovvero Alert (82,3°N). Qui le medie di settembre sono -12,9°/-6,6°C, mentre gli estremi di giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 sono stati -7,3°/-3,2°, -8,4°/-4,8° e -8,4°/-5,4°C. Mercoledì 26 settembre, Alert addirittura aveva registrato una massima positiva (0,4°C), dopo una minima di -5,4°C.
Ancora temperature molto elevate sabato 29 settembre nei Balcani, in Grecia e in Turchia. In Turchia, 39,0°C ad Adana, 36,2°C a Denizli, 36,1°C ad Aydin, 35,5°C a Kahramanmaras, 35,4°C a Urfa. In Grecia, Atene 36,2°C, Aktion e Kerkyra 34,6°C, Larissa 33,4°C, Alexandroupoli 33,2°C. Nei Balcani, Qyteti Stalin (Albania) 37,0°C, Gevgelija (Macedonia), Tirana e Argirocastro (Albania) 36,0°C, Krusevac e Valjevo (Serbia) 35,4°C, Demir Kapija (Macedonia) 35,0°C, Nis (Serbia) 34,8°C, Lovetch (Bulgaria) 34,7°C, Skopje (Macedonia) 34,6°C, Podgorica (Montenegro) 34,5°C. Molto caldo anche a Cipro, con 35,5°C a Lefkoniko e 34,9°C a Tymbu/Nicosia. Alcune medie delle massime di settembre, in °C: Larissa 28,7°, Kerkyra 27,8°, Podgorica e Tirana 27,3°, Skopje 26,0°.
Caldo sempre molto intenso sabato anche in Tunisia e nel nord della Libia. In Tunisia, Medenine 41,4°C, Djerba 40,3°C, Gabes e Kebili 40,2°C, El Borma 40,0°C, Kairouan 39,9°C. In Libia, 41,8°C la massima all’aeroporto di Tripoli.
Gran caldo anche in Arabia Saudita sabato 29 settembre. Queste le massime più elevate: La Mecca 45,0°C, Dhahran 42,0°C, Al Jouf 41,5°C, Medina, Al Qaysumah e Hafr-al-Batin 41,0°C, Al Ahsa 40,5°C. Le medie delle massime di settembre (in °C: La Mecca 42,6°C, Medina 42,0°C, Dhahran 40,3°C) sono relativamente poco significative, dato che siamo a fine mese e tra settembre e ottobre vi è un sensibile raffreddamento dell’area, con le medie di ottobre più basse di 5°-6°C.
Giornata storica in Venezuela sabato 29 settembre, con la temperatura più alta di sempre registrata a Coro, con ben 41,4°C.