La Nuova Zelanda fa i conti con un nuovo terremoto in un’area non distante da quella dove nel 2010 si ebbe un potente sisma che causò 185 vittime e oltre mille feriti.
La scossa è avvenuta dopo le ore 12:00 circa italiane, quando in Nuova Zelanda era passata la mezzanotte.
Le autorità locali hanno diramato l’allarme tsunami, mentre in un’area costiera adiacente il sisma sono state rilevate onde anomale alte 2 metri.
Il sisma, secondo l’Istituto di Meteorologia e Geofisica locale è stato di Magnitudo 7.8, mentre in Italia e altri Istituti geofisici viene stimato superiore a 8 gradi.
In Italia, dopo le polemiche, è stato spiegato ampiamente che i sismi con magnitudo superiore a 6 necessitano di maggior tempo per essere classificati, e comunque il valore più preciso si ottiene dai sismografi più prossimi alla zona della scossa.
Il terremoto è stato esageratamente superiore a quello avvenuto in Italia.
Un sisma di tale portata nel nostro Paese causerebbe molte migliaia di vittime, e sarebbe un’ecatombe. Eppure sismi di questa intensità ci sono stati varie volte negli ultimi 100 anni.