Il terremoto che ha colpito la California meridionale nella giornata di giovedì aveva una magnitudo di 6,4 e si è trattato del più intenso terremoto degli ultimi 20 anni.
Le scosse sono state avvertite a Los Angeles e a Las Vegas, a oltre 300 chilometri dall’epicentro che si trovava vicino alla città di Ridgecrest, a 320 chilometri a nord-est di Los Angeles. L’ipocentro è stato individuato a una profondità di 8,7 chilometri.
Il Dipartimento dei vigili del fuoco della contea di Kern ha riferito tramite Twitter che sono stati effettuati 20 interventi medici e di estinzione di incendi nella città di Ridgecrest e nei suoi dintorni. Circa la metà delle abitazioni della zona erano prive di elettricità, fortunatamente non ci sono acquedotti danneggiati ma molti edifici e strade sono stati distrutti.
“Siamo abituati ai terremoti, ma non così forti”, ha dichiarato Peggy Breedon, sindaco di Ridgecrest. Secondo il sismologo USGS Robert Graves, ci sarebbero state almeno 159 scosse secondarie con una magnitudo di 2,5 o superiore. Secondo il centro sismologico euromediterraneo, potrebbero essere state percepite in un’area abitata da 20 milioni di persone.
Un esperto nel campo dei terremoti del California Institute of Seismic Technology, Lucy Jones, ha dichiarato che non è possibile escludere l’insorgenza di terremoti secondari. Contrariamente al terremoto di magnitudo 7.1 che colpì la California nell’ottobre del 1999, le scosse del giovedì non furono né violente né particolarmente estese.
La città di Ridgecres, dove vivono 27.600 persone, si trova in un’area sismicamente attiva e non dobbiamo dimenticarci che la costa occidentale degli Stati Uniti è particolarmente vulnerabile ai terremoti. Il motivo è la vicinanza della faglia di San Andreas.