L’elemento saliente a breve termine.
Il blocco d’aria fredda che è venuto nel fine settimana si sta portando verso ovest e sull’Italia si avranno strascichi evidenti d’instabilità ancora per la giornata di domani.
L’elemento saliente a medio termine.
Nei giorni a seguire si avrà un aumento della pressione per la propaggine orientale di un sistema di Alte Pressioni ancora ubicate nell’Europa centro settentrionale. Il posizionamento del fulcro anticiclonico dovrebbe incentivare una circolazione di tipo orientale su gran parte della Penisola, in contrasto con la risalita d’aria più umida verso i bacini meridionali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Nel lungo periodo sembrano profilarsi quegli scambi meridiani che abbiamo menzionato in precedenza e che dovrebbe scavare un vortice depressionario in prossimità dell’Europa occidentale.
Il trend a lungo termine:
Sappiamo che configurazioni di tal natura possono creare le condizioni ideali per spinte dinamiche dell’Anticiclone subtropicale in direzione del Mediterraneo centrale. Nell’ultima settimana del mese si potrebbero verificare le prime calde giornate primaverili.
Elementi di incertezza:
I dubbi maggiori sono legati principalmente al graduale smantellamento del canale anticiclonico presente sull’Europa centro settentrionale. La rottura del sistema potrebbe essere seguito dall’impennata della porzione atlantica verso nord e nel contempo un nucleo d’aria artica si estenderebbe laddove prima v’era la protezione anticiclonica. Per poter determinare le condizioni meteo dell’ultima fase mensile occorrerà attendere l’evolversi della situazione, non è detto infatti che la lacuna barica vada a crearsi a ridosso dell’Europa occidentale.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento termico medio evidenzia una progressiva risalita delle temperature, che sin da metà settimana dovrebbero attestarsi grosso modo nella norma stagionale e restare tali per le prossime settimane. Qualora dovessero verificarsi delle anomalie, andrebbero a manifestarsi in senso probabilmente positivo.
Le precipitazioni sembrano invece proseguire, legate essenzialmente all’instabilità manifesta durante le ore più calde della giornata. Nulla di più normale per il mese di Aprile, così come sarebbe normale una fase di stasi a ridosso degli ultimi 7 giorni.
Focus: evoluzione sino al 25 aprile 2010
La settimana in corso proporrà condizioni di variabilità, si alterneranno fasi soleggiate a degli annuvolamenti a tratti consistenti, che potrebbero causare scrosci di pioggia. L’arrivo di correnti orientali dovrebbe penalizzare maggiormente i versanti adriatici, ma non dovrebbero mancare disturbi diurni anche nelle zone interne. Le temperature sono previste in graduale rialzo.
Successivamente il manifestarsi di un calo barico sulla Penisola Iberica andrebbe a richiamare in Italia correnti più umide e miti di natura oceanica. Gli effetti si tradurrebbero in clima primaverile ma al Nord e forse nei settori alto tirrenici, si potrebbero avere fasi variabili o instabili. Al Sud si potrebbe invece manifestare una rimonta anticiclonica di natura subtropicale, che creerebbe i presupposti per un’accelerazione primaverile.
Evoluzione sino al 30 aprile 2010
La progressione anticiclonica potrebbe poi estendersi verso nord, andando a interessare gran parte d’Italia e limitando gli effetti destabilizzanti delle correnti oceaniche alle sole zone settentrionali.
In conclusione.
Aprile potrebbe quindi proseguire all’insegna della dinamicità e anche qualora si verificasse la rimonta anticiclonica di natura africana, sarebbe inserita in un quadro di manifesta vivacità barica continentale.