ATTIVITA’ SISMICA IN FORTE CRESCITA – Nella parte centrale ed orientale degli Stati Uniti vi erano una media di 21 terremoti annui con magnitudo superiore a 3 dalla fine degli anni ’60 fino al 2000. Negli ultimi anni, in particolare nel periodo 2010-2012, nell’area si sono registrati più di 300 eventi sismici. In un articolo pubblicato nella rivista Science, la maggiore attività sismica è giustificata con la correlazione tra perforazioni nel terreno e terremoti. Le attività estrattive potrebbero infatti causare e innescare a loro volta dei movimenti tellurici, come già dimostrato da alcuni scienziati. Piccole sollecitazioni da parte delle onde sismiche di terremoti lontani causano l’aumento dei tremori nelle zone soggette alle trivellazioni, come spiegato dal Dottor Nicholas Van der Elst della Columbia University.
COLPA DELLE ACQUE REFLUE – Un gruppo di ricercatori della Columbia University ha appurato che l’incremento dei tremori sismici potrebbe essere causato dalle acque iniettate o estratte dalla terra. Le acque reflue dei pozzi di petrolio, residuo della trivellazione, ad esempio, sono presenti in gran quantità nella parte centro-est degli Stati Uniti. In sostanza si verifica che le acque di scarto, iniettate nelle formazioni rocciose, portano un aumento della pressione tale che le faglie dormienti vengono costrette a maggiori movimenti, con conseguenti maggiori scosse telluriche. Le aree di trivellazione dei combustibili fossili non sarebbero peraltro gli unici luoghi in cui si verifica quest’incremento di sismicità. Un altro studio ha evidenziato come i forti sciami sismici sulla zona del lago Salton si sarebbero verificati nei luoghi dove l’acqua veniva iniettata ed estratta dalla terra.
VICENDA DA APPROFONDIRE – Sulla base di un’analisi dei dati, i geologi del Sea hanno detto che i siti di stoccaggio corrispondono ad aree in cui si è avuto un aumento più accentuato della sismicità, corrispondente in genere dopo qualche settimana dall’attività estrattiva. Da qui nasce la necessità di andare il più possibile a fondo su questa correlazione fra i terremoti e le operazioni di fratturazione idraulica effettuate all’interno del terreno: il professore Ellsworthm, geologo dell’USGS, ha evidenziato che sarebbe necessario che le ditte comunichino costantemente l’attività svolta nei vari siti.