Permane la girandola perturbata sulle estreme regioni meridionali italiane, ove giungono impulsi d’instabilità trascinati lungo la componente orientale del minimo barico freddo in quota, centrato ancora sui settori ovest del mar Libico.
Questa resistenza della spirale ciclonica, stazionaria sulle medesime zone, è da ricondurre all’alimentazione di correnti più fresche di provenienza russa e balcanica, che ha dunque consentito alla depressione di rimanere tuttora attiva.
Peraltro, come già detto a fine della scorsa settimana, l’area ciclonica appena a sud dell’Italia ha subito un rinnovamento per l’arrivo nella giornata di sabato di un’ulteriore goccia fredda di provenienza nord Europea
Goccia fredda che tuffandosi rapidamente dal sud della Francia verso l’Algeria ha alimentato nel complesso la situazione instabile, riportando temporaneamente indietro verso ovest (arretramento retrogrado) il perno dell’intera struttura ciclonica.
Attualmente il vortice in quota presenta il centro motore appena ad est della Tunisia, ed è in lenta evoluzione verso il mar Libico. Un secondo debole nucleo fresco ed instabile è posizionato nell’entroterra algerino, zone dove peraltro il maltempo l’ha fatta davvero da padrone nei giorni scorsi.
L’azione piovosa con la nuvolosità più compatta anche nella giornata odierna ha riguardato essenzialmente la Sicilia, il sud della Sardegna e la Calabria ionica: nelle ultime 24 ore si sono avuti accumuli precipitativi superiori ai 30 mm nell’Ennese, a Gela e sull’isola di Pantelleria. Su quest’ultima, se consideriamo anche le piogge cadute in tutta la giornata di ieri, il cumulato precipitativo sale in maniera ragguardevole oltre i 100 millimetri.
Ben diversa la situazione sul resto d’Italia con l’impronta Anticiclonica a farla da padrone, e se si escludono le velature innocue che si sono spinte timidamente fin verso le regioni centrali, il sole l’ha fatta da padrone, e con esso anche le temperature miti primaverili e sopra le medie tipiche del periodo.
Rispetto alla giornata di ieri, l’atmosfera non dovunque si è mostrata trasparente, sia per l’azione di lieve invecchiamento della struttura Anticiclonica, ma più in particolare per le correnti in quota disposte intorno scirocco alle quote più alte, ove scorrono le correnti a getto.
Tuttavia nei bassi strati la presenza del flusso nord-orientale dalle caratteristiche secche ha ulteriormente favorito il campo termico decisamente sopra la media. In alcune località sono stati raggiunti i 20 gradi, fra cui la Capitale. Anche su Genova e Trieste i deboli venti di terra, compressi dall’efetto favonico di discesa dai rilievi, hanno consentito il raggiungimento di valori intorno ai 19-20 gradi.
Per i prossimi giorni, il rafforzamento del campo Anticiclonico sul Mediterraneo centrale da ovest verso est determinerà l’attenuazione dell’influenza instabile sia sulle aree ioniche che sulle Isole Maggiori: il miglioramento in affermazione già dalle prossime ore, ma per le ore più calde di domani non si esclude un temporaneo rinvigorimento termoconvettivo dell’instabilità sulle isole maggiori.
L’intensificazione dell’Alta Pressione avrà come effetto immediato una ripresa termica sulle regioni meridionali, ove le massime diurne sono rimaste in questi giorni entro valori piuttosto contenuti e in media o sottomedia, per la nuvolosità e i fenomeni ad essa collegati.
L’Anticiclone la farà sempre più da padrone, anche se a metà settimana non è escluso qualche isolato fenomeno d’instabilità sui versanti più occidentali e sulla Sardegna, per modeste infiltrazioni fresche associate a geopotenziali non particolarmente elevati.
Un cambiamento più significativo si farà strada solo dalla giornata di domenica, quando l’elevazione dell’Anticiclone oceanico verso nord imprimerà una spinta meridiana sul suo bordo orientale tale da convogliare una Depressione alimentata da correnti polari verso l’Europa centro-occidentale, con probabile successiva direzione verso il cuore del Mediterraneo.